Finora la parrocchia ortodossa “San Giacomo apostolo maggiore” è riuscita a raccogliere oltre 13 tonnellate di aiuti mandati in Ucraina, e padre Giovanni Amante è pronto già a far partire un nuovo carico. Il cuore generoso di Messina continua a rispondere “presente” ed il pullman parte con gli aiuti e torna con i profughi.
Ma c’è di più, perché la solidarietà, in tempi di Pasqua, si fa dolce e l’iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa nella chiesa ortodossa dagli Ambasciatori del gusto. Si chiama Paska ed è la colomba per la pace e la solidarietà. La ricetta e l’impasto sono proprio quelli tipici del dolce ucraino che si chiama “Paska” ma la forma sarà quella tipica italiana, la colomba. La forma e la sostanza che si uniscono in nome di un legame per la pace. Il ricavato della vendita andrà interamente alla chiesa ortodossa e sarà destinato ai profughi della guerra.
“Il nome Paska ricorda anche un po’ il termine siciliano, Pasca, ed il nostro è un modo per unire simbolicamente due culture non solo in campo gastronomico ma con un atto concreto per aiutare la raccolta di beni di padre Amante”, spiega Pasquale Caliri che insieme a Francesco Arena e Lillo Freni, compone il tridente degli Ambasciatori del gusto in campo spesso con iniziative di beneficenza e per il sociale.
La colomba Paska è frutto di una donazione in ogni sua parte. Il sacchetto personalizzato con le bandiere delle due nazioni, realizzato dal gruppo LEM, ed i canditi di don Candito siciliano. Donare è sempre bello, adesso è anche dolce.