“Gli interventi a Palermo per le reti fognarie e l’impianto di depurazione di Acqua dei Corsari sono in totale 13 per un importo di circa 100 milioni di euro. Tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 saranno ultimati e potranno assicurare sia il risanamento della costa che la fine delle sanzioni pecuniarie erogate dalla Corte di giustizia europea“. Lo dice in una nota Enrico Rolle, Commissario straordinario del governo per la progettazione, l’affidamento e la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione oggetto di condanna della Corte di giustizia europea.
Rolle ha prima incontrato l’assessore regionale Alberto Pierobon, poi in conferenza stampa con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’assessore comunale Emilio Arcuri ha parlato degli interventi per il disinquinamento della fascia costiera del capoluogo.
“Il Comune di Palermo – ha aggiunto Rolle – è uno dei partner che ha meglio operato fino a oggi: nel periodo in cui si sono verificati rallentamenti, ha lavorato per produrre progettazioni esecutive che ci consentono di andare a gara rapidamente e di accelerare i tempi di realizzazione delle opere”.
LE REAZIONI.
“Il fatto che a Palermo, entro il 2021, si completeranno le 13 opere per la depurazione delle acque reflue ad oggi commissariate è una buona notizia per la città: speriamo che in questo modo si possano affievolire le sanzioni dell’Unione europea che riguardano in particolar modo la Sicilia”. Lo dice Paolo Caracausi, consigliere comunale di Palermo di Idv, commentando la conferenza stampa tenutasi oggi tra il sindaco Orlando e il commissario straordinario nazionale Enrico Rolle.
“Si tratta di cantieri per 100 milioni di euro – dice Caracausi – che consentiranno non solo di bonificare tutta la Costa Sud, ma di far tornare all’antico splendore soprattutto il fiume Oreto. Proprio ieri ho partecipato, insieme al vicesindaco Sergio Marino e alle associazioni, al tavolo tecnico presso l’assessorato regionale all’Ambiente che sta riunendo tutti gli enti coinvolti e il cui obiettivo è approvare, in tempi brevi, il contratto di fiume e fare dell’Oreto una risorsa per il territorio”.