È stata realizzata presso l’Irccs Ismett di Palermo la prima serie di trapianti di fegato, due in tutto, in pazienti affetti da carcinoma epatocellulare, inizialmente in stadio avanzato e trattati con radio-embolizzazione trans-epatica (Tare).
Sono i primi eseguiti in Sicilia. “La procedura, eseguita prima del trapianto, ha consentito a due pazienti di potere beneficiare dell’opportunità terapeutica del trapianto, intervento altrimenti loro precluso“, fanno sapere dall’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione.
Gli interventi sono stati effettuati su pazienti portatori di tumore primitivo. A causa delle dimensioni della massa tumorale, erano stati inizialmente esclusi dalla possibilità del trapianto. La Tare è una procedura medico nucleare di radioterapia metabolica e prevede l’infusione di microsfere radioattive direttamente nell’arteria epatica e nei vasi afferenti al tumore attraverso una puntura arteriosa.
Questo risultato è stato possibile grazie all’intervento di due equipe multidisciplinari che operano in due strutture siciliane di eccellenza: “Questa tecnica – spiega Roberto Virdone, epatologo dell’Azienda Ospedaliera Villa Sofia-Cervello di Palermo – consente di trattare la neoplasia in maniera mini-invasiva con radiazioni mirate alle parti tumorali, mentre l’esposizione della parte sana del fegato è limitata, riducendo così il rischio di danno dei tessuti e degli effetti collaterali sul paziente“.
La squadra di Villa Sofia-Cervello è composta da Mario Cottone (Direttore) e Roberto Virdone dell’Unita’ di Medicina interna 2-Oncologia Epatica, Francesco Verderame Direttore dell’Unita’ di Oncologia medica, Franco Valenza dell’Unita’ di Radiodiagnostica, Antonio Moreci (Direttore) e Salvatore Ialuna dell’Unità di Medicina Nucleare, Daniele Scalisi quale Fisico Medico