“Scendiamo in piazza per denunciare un’ingiustizia, ora che arrivano 4,4 miliardi del Pnrr per le politiche attive e per la messa a terra dei piani regionali Gol, la Garanzia di occupabilità dei lavoratori“, dice Matteo Diomedi, navigator delle Marche e presidente di Anna, il sindacato interno dei navigator.
“Il governo e il ministro del Lavoro dicono di voler puntare moltissimo sulla riqualificazione dei disoccupati più deboli e poi per paradosso mettono alla porta noi navigator che se ne occupano da tre anni”. Diomedi spera nell’apertura di un tavolo: “Sinora nessuno ci ha convocato e in Parlamento abbiamo raccolto solo grande solidarietà”.
Neppure chi li ha creati (M5S) ora si strappa le vesti. “Paghiamo una specie di stigma iniziale, siamo stati percepiti come di una parte politica, quando siamo laureati che vogliono continuare a lavorare”, dice Edoardo Scialis, navigator del Lazio.