Sono state emesse a Messina dalla guardia di Finanza due ordinanze cautelari dal Gip: arrestate e poste ai domiciliari due persone, con l’accusa di tentata concussione e corruzione. Le indagini riguardano una serie di procedure di gara all’Azienda Ospedaliera Papardo, che secondo gli investigatori sarebbero state condizionate da interessi privati riconducibili ad una persona “che all’epoca dei fatti rivestiva il ruolo di deputato dell’assemblea regionale siciliana e ad un dirigente medico amministrativo in servizio presso l’Azienda Ospedaliera”.
I due secondo l’accusa avrebbero voluto agevolare “persone a loro vicine imponendo la loro assunzione nelle ditte private, che si aggiudicavano gli appalti relativi a servizi di pulizia e sanificazione della struttura ospedaliera, ovvero avvantaggiandoli nella partecipazione a pubblici concorsi, e ancora nella predisposizione da parte dell’azienda Ospedaliera di bandi di gara ad hoc”.
Gli indagati finiti ai domiciliari nell’inchiesta di stamani della guardia di finanza sono il dirigente medico Francesca Paratore che dal 2021 dirige l’Unità di ricerca sanitaria del Papardo e Antonio Catalfamo, milazzese, ex deputato all’Ars nella precedente legislatura. Sono accusati a vario titolo di tentata concussione e corruzione.