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L'evento

A Palermo ‘L’Italia delle donne’, Fulvia Toscano: “Una ricostruzione della memoria collettiva attraverso la voce delle donne”

mercoledì 27 Novembre 2024
Fulvia Toscano

Recuperare la memoria delle donne siciliane, stereotipata e vista come ‘rimasta indietro’, partendo dai territori che la custodiscono per gettare una nuova luce sul contributo femminile alla storia d’Italia, rendendolo visibile e riconoscibile. Dare una nuova linfa a quegli stessi territori, che potranno così scoprire e valorizzare luoghi e percorsi finora sconosciuti.

Domenica 1 dicembre la Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, sarà a Palermo nell’ambito del progetto “L’Italia delle donne”, alle ore 11 è in programma un incontro pubblico presso l’Archivio Storico Comunale di Via Maqueda 157.

Durante l’evento interverranno le coordinatrici del progetto “L’Italia delle donne“, Fulvia Toscano, Mariangela Preta e Marinella Fiume. Porteranno il loro saluto il Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, l’assessore comunale alla Cultura Giampiero Cannella, l’assessore comunale alle Pari Opportunità, Rosi Pennino, l’assessore regionale della Famiglia, Nuccia Albano, la parlamentare nazionale Carolina Varchi; la consigliera regionale di Parità, Angela GalvanoClaudia Fucarino, funzionaria responsabile dell’Archivio Storico comunale. Le conclusioni sono affidate alla Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella. A moderare l’incontro, il giornalista e scrittore Alberto Samonà.

Si tratta di un progetto partito tanti anni fa come “Sicilia delle donne” e che si è ampliato e poi sposato dal Ministero, diventando un progetto nazionale.

Un appuntamento molto importante che sintetizza quello che è il senso di questo progetto di cui siamo orgogliosi“, dichiara Fulvia Toscano, coordinatrice del progetto.

Nasce in tempo di covid quando con Marinella Fiume e Angela Preta per dare sostanza, figura e voce a tutta una serie di figure femminili dimenticate e obbligate più o meno dolosamente in vari ambiti. Il primo anno di è parlato di donne di scena, il secondo anno di donne di carta e il terzo anno donne tra politiche e istituzioni“.

Il progetto segue la positiva esperienza delle iniziative “La Sicilia delle donne” e “La Calabria delle donne” e viene realizzato in attuazione della Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026 che prevede, tra le misure di carattere trasversale, la diffusione di modelli femminili positivi e la promozione di role model per la parità di genere e per il superamento degli stereotipi.

Alla fine del terzo anno la ministra Roccella venuta a conoscenza di questo progetto ci ha onorato della sua attenzione lo ha fatto diventare un progetto nazionale“.

In effetti la storia d’Italia, così come quella di altri Paesi, racchiude in sé le storie di molte figure femminili di grande valore, che hanno contribuito, spesso rimanendo nell’ombra, allo sviluppo dei territori ai quali erano profondamente radicate. Che siano state artiste, letterate, scienziate o figure legate alla politica e alle istituzioni, si tratta di donne che hanno costruito un legame profondo con le loro comunità, influenzandone in qualche modo il destino.

Samo fiere del fatto che questo progetto di grande narrazione dell’identità italiana femminile sia partita dal Sud, anche perché si tratta di un qualcosa che nasce dalla volontà di scardinare degli stereotipi e il primo è proprio quello che al sud in qualche misura le donne siano rimaste indietro. Non è assolutamente così, abbiamo raccontato storie di donne straordinarie in tutti gli ambiti che sono stati l’avanguardia di pensiero e di azione“.

Non poteva non essere Palermo la città in cui ospitare la presentazione regionale di questo bando. 

Una grande opportunità, sia per gettare una luce nuova sul contributo femminile alla storia del nostro Paese, rendendolo visibile e riconoscibile, sia per dare nuova linfa a quegli stessi territori, i quali potranno scoprire, e quindi valorizzare, luoghi e percorsi finora sconosciuti.

Un tour italiano, partendo dalla Calabria, poi la Sicilia e altre tante tappe con l’obiettivo di creare una vera e propria banca dati di tutte queste storie di donne che devono essere ricordate. Progetto con scadenza prorogata al 31 gennaio, è un progetto ‘aperto’ che non finire mai. Progetto unico e particolare nel suo genere, già dalle edizioni precedenti. “Abbiamo convocato alla memoria i territori, comuni, scuole, università, fondazioni e teatri che hanno scelto di andare sulle tracce con un’operazione quasi chirurgica e archeologica, sulle tracce di donne dei loro territori e che hanno restituito alla loro città un pezzo di storia dimenticata“.

I soggetti proponenti includono Regioni e Province autonome, Enti locali, Archivi di Stato, Biblioteche, Enti di ricerca e Università, invitati a presentare con il contributo sia degli organismi di parità ove presenti (ad esempio Consigliere/i, Commissioni e Comitati di parità e pari opportunità), sia di realtà territoriali quali associazioni del terzo settore, organizzazioni sindacali, istituzioni religiose, storici locali e fondazioni, biografie di donne che si sono distinte nei campi delle lettere, delle arti teatrali e cinematografiche, e dell’impegno civico e istituzionale.

Quindi, “una ricostruzione della memoria collettiva attraverso la memoria delle donne. Il progetto ha avuto successo e siamo sicuri che continuerà ad averlo proprio per il metodo che abbiamo intuitivamente ideato e pensato, è stato quello che ha in qualche modo attirato l’attenzione della ministra che ha trovato questo progetto molto originale da riproporlo a livello nazionale“.

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