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L'evento

A Palermo risuona il “Richiamo della preghiera”, Ben Abdelaali: “La città torna al centro del mondo” CLICCA PER IL VIDEO

sabato 23 Marzo 2024

L’ultimo “appello alla preghiera” realizzato a Palermo dalla voce di un muezzin era avvenuto 839 anni fa. Data storica quella del 22 marzo 2024, perché segna un punto di partenza nuovo e inclusivo per la comunità musulmana del capoluogo siciliano. Nel tardo pomeriggio lungo le vie del centro cittadino e dell’antico Cassaro, hanno risuonato contemporaneamente sia le note della voce dello sceicco Ali Al Buraq che le campane delle chiese cristiane.

Palermo, considerata da sempre una “culla delle civiltà” è il luogo perfetto in cui “incoronare un percorso che ha visto tutte le etnie presenti in città contribuire in maniera concreta alla vita economica, sociale e culturale del territorio”, spiega Sami Ben Abdelaali, presidente dell’Associazione Al Nur.

Dalla piazza del Gran Cancelliere è stato così diffuso un messaggio di condivisione e pace tra diverse culture e religioni che si basa sul valore dell’integrazione. In questi giorni la comunità musulmana sta attraversando il periodo del Ramadan, durante il quale i fedeli si astengono dal consumo di cibo, bevande e dalle pratiche sessuali nell’arco temporale che va dall’alba al tramonto. Il richiamo alla preghiera ha anche segnato il momento in cui il buio della sera ha preso il posto dei raggi solari, permettendo ai presenti di consumare un piccolo pasto per rifocillarsi.

Come ha spiegato ai microfoni de ilSicilia.it l’imam della moschea Bedri El Meddeni: Il Ramadan è un mese di adorazione e di purificazione per i musulmani e ha tanti simboli. Il ritorno dell’appello alla preghiera a Palermo ha un messaggio di positività ed è accompagnato dal riconoscimento di questa religione nel contesto cittadino e ha la responsabilità di trasmettere del bene nel territorio”.

Presente all’evento anche la Regione Siciliana nella figura dell’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo e il Comune di Palermo attraverso il sindaco Roberto Lagalla e Maurizio Carta, assessore all’Urbanistica.

Maurizio Carta

Proprio quest’ultimo ha precisato quale è stato il ruolo ricoperto dalla giunta municipale che è “abilitante per le comunità e serve ad aiutarle per continuare a essere una presenza importante nella città in cui agiscono. Nei giorni scorsiprosegue l’assessore Cartaabbiamo anche lavorato per rendere questo luogo sempre più sicuro e illuminandolo”.

All’amministrazione comunale sono stati rivolti i ringraziamenti per il lavoro svolto da parte da Sami Ben Abdelaadi, presidente dell’Associazione Al Nur, promotrice dell’incontro, nonché deputato del Parlamento tunisino.

È stata anche l’occasione per affrontare alcuni temi d’attualità, come la guerra in Medio oriente, a proposito della quale Ben Abdelaadi ha puntualizzato: “Questa è l’occasione anche per fare un appello per la pace. È ingiusto che a noi sia data la possibilità alle 18:20 di iniziare a mangiare, mentre ci sono bambini, anziani e mamme che in Palestina non hanno la possibilità di farlo

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