La Fondazione Ignazio Buttitta promuove il Convegno internazionale di studi Narrazioni e rappresentazioni del sacro femminile dedicato allo storico delle religioni palermitano Giuseppe Martorana. L’incontro, coordinato da Daniela Bonanno e Ignazio Buttitta, si svolgerà al Museo Pasqualino (piazzetta Pasqualino 5, traversa via Butera) il 15 e il 16 novembre prossimi.
Con “Il riso di Demetra” (Palermo, Sellerio 1985), Martorana esplorava le forme di religiosità al femminile dell’isola, individuando tracce di continuità e persistenza che dai culti locali anellenici conducevano fino alle forme di devozione cristiana destinate alle figure femminili.
Obiettivo di questo convegno è quello di tornare sulle sue riflessioni per ricostruirne il contesto storiografico di riferimento, per verificare l’attualità delle sue ipotesi, ma anche per esplorare altre piste di ricerca. Più in particolare, si indagheranno le espressioni, gli agenti cultuali e le forme di rappresentazione del divino al femminile nel Mediterraneo e la natura dei rapporti tra gli attuali contesti festivi e il significato di storie e riti ben più antichi, nel tentativo di comprendere se eventuali analogie ravvisate siano il frutto di continuità sostanziali o piuttosto formali e quanto i significati, le funzioni, le motivazioni e le aspettative dei devoti di oggi hanno qualcosa in comune con quelli del passato.
Intervengono Claus Ambos, Maria Giovanna Biga, Daniela Bonanno, Emanuele Buttitta, Ignazio Buttitta, Matilde Civitillo, Massimo Cultraro, Nicola Cusumano, Salvatore D’Onofrio, Doralice Fabiano, Laura Faranda, Antonino Frenda, Sonia Macrì, Sebastiano Mannia, Francesco Massa, Marcello Massenzio, Rosario Perricone, Chiara Portale, Alessandro Saggioro, Igor Spanò, Natale Spineto, Sebastiano Tusa, Gioele Zisa, Lia Zola.
Nell’ambito del convegno, il 15 novembre alle ore 18, sarà presentato lo spettacolo coreutico-musicale Kore e Ade, ovvero d’acqua e di fuoco, d’amore e di morte a cura del Gruppo di ricerca TrizziRiDonna, introdotto da Sergio Bonanzinga.
L’incontro è organizzato in collaborazione con Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e Centro Internazionale di Etnostoria – Fondazione Prof. Aurelio Rigoli, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività culturali e dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, con il patrocinio della Presidenza della Regione Siciliana, dell’Assessorato dell’Istruzione e della Formazione Professionale, dell’Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, dell’Università degli Studi di Palermo, dell’Ersu Palermo, della Stiftung Humanismus heute – Albert-Ludwigs Universität Freiburg (Fondazione Umanesimo oggi) e con la partecipazione dell’Associazione Deva Culture.
Programma del convegno:
15 novembre
Ore 9
Saluti istituzionali
Ore 9.30
Introduzione ai lavori
Marcello Massenzio, Associazione Internazionale Ernesto De Martino
Ricordo di Giuseppe Martorana
Presiede Marcello Massenzio
Sebastiano Tusa, Università Suor Orsola Benincasa di Napoli
Rappresentazioni e significati delle immagini femminili nella più antica storia della Sicilia
Matilde Civitillo, Università di Enna “Kore”
La religione è femmina: ritorno alle origini minoiche di un paradigma culturale
Gioele Zisa, Università di Palermo
Il linguaggio metaforico dei componimenti d’amore divino. Sessualità, agricoltura e mondo vegetale nella Mesopotamia antica
Coffee break
Maria Giovanna Biga, Sapienza Università di Roma
Rituali, con presenze di divinità femminili, nella Siria preclassica e loro persistenza
Lia Zola, Università di Torino
Lupe celesti e lupe-madri: uno sguardo alle credenze dei popoli di lingua turca della Siberia meridionale
Igor Spanò, Università di Palermo
L’irruzione del corpo femminile sulla scena sacrificale: donne e dee dall’esibizione della sessualità nei Brāhmaṇa alla sua interiorizzazione nelle Upaniṣad
15 novembre
Ore 15.30
Presiede Maria Giovanna Biga
Salvatore D’Onofrio, Università di Palermo
Grazie dei fiori
Sebastiano Mannia, Università di Palermo
Dee, Sante, Madonne nella religiosità della Sardegna: alcuni casi di studio
Natale Spineto, Università di Torino
L’eterno femminino mediterraneo e i suoi fautori. Note sulla scuola milanese di storia delle religioni
Coffee break
Ore 18
Kore e Ade, ovvero d’acqua e di fuoco, d’amore e di morte
Spettacolo coreutico-musicale a cura del Gruppo di ricerca TrizziRiDonna
introduce Sergio Bonanzinga, Università di Palermo
16 novembre
Ore 9
Presiede Nicola Cusumano
Laura Faranda, Sapienza Università di Roma
Di cosa ride Demetra? Cristalli anatomici e varianti simboliche di una madre vorace
Massimo Cultraro, Consiglio Nazionale delle Ricerche-Catania
Madri e sacerdotesse nella Sicilia prima dei Greci: per una lettura in chiave protostorica de “Il riso di Demetra” di Giuseppe Martorana
Chiara Portale, Università di Palermo
Rappresentazioni del sacro femminile: i busti femminili “di tipo agrigentino” in contesto
Coffee break
Claus Ambos, Julius-Maximilians-Universität Würzburg
Il sacro femminile nel Vicino Oriente antico? I rituali della dea Ishtar e la prostituzione
Doralice Fabiano, Université de Genève
Le Ninfe al maschile: una lettura di Euripide, Elettra 761-858
Sonia Macrì, Università di Enna “Kore”
Topografie del femminile tra Grecia e Sicilia: il caso delle Ninfe
16 novembre
Ore 15.30
Presiede Laura Faranda
Nicola Cusumano, Università di Palermo
Violenza al femminile: Clitemestra, Agamennone e il maschalismòs
Antonino Frenda, Ignazio Buttitta, Fondazione Ignazio Buttitta
Madonne e Sante di Palermo. Omaggio a Pino Martorana
Rosario Perricone, Accademia di Belle Arti di Palermo
Euritmie e ierotopie mariane in Sicilia. Forme di religiosità al femminile tra continuità e persistenza
Coffee break
Emanuele Buttitta, Archivi della Resistenza
Pirandello e il figlio cambiato
Francesco Massa, Université de Genève, Università di Pavia
Dioniso dio delle donne? Possessioni divine e polemica cristiana
Alessandro Saggioro, Sapienza Università di Roma
Forme della divinazione al femminile nel mondo antico
Daniela Bonanno, Università di Palermo
Conclusioni