Apprezzato da qualche tempo dagli chef e dalla ristorazione, dopo l’iniziale scetticismo, il tartufo siciliano è in cerca di identità e di regole. Già perché la Sicilia, pur essendo riconosciuta tra le 14 regioni tartufigene italiane, a differenza di molte altre che rientrano in questo gruppo, non è ancora dotata di una legge che tuteli l’ambiente, chi legalmente trae beneficio economico dalla raccolta di questi funghi spontanei che crescono sotto terra e chi vorrebbe realizzare impianti boschivi con piante “micorrizzate”, cioè potenzialmente capaci di fare sviluppare nel terreno i preziosi tartufi.
Delle difficoltà di oggi, del vuoto legislativo ma anche delle interessanti potenzialità che i funghi sotterranei possono offrire, si parlerà nel corso del convegno “Il tartufo in Sicilia – Attualità e prospettive” che si svolgerà il prossimo 8 giugno alle ore 10 presso l’aula Magna del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (ex Facoltà di Agraria, viale delle Scienze) dell’università degli studi di Palermo.
Il convegno prevede i contributi di Giuseppe Venturella, ordinario di botanica forestale e micologia all’università di Palermo; Antonino Iacono, presidente del centro ricerca tartufo e tartuficoltura Sicilia; Mario Tamburello, presidente del gruppo micologico siciliano; Giovanni Landini, Acli Terra; Mario Prestifilippo, micologo ed esperto cavatore di tartufi.
Non mancheranno i politici che, una volta sensibilizzati e resi edotti della materia, dovranno farsi carico delle iniziative legislative. Prevista la presenza di due assessori, Edgardo Bandiera assessore regionale all’Agricoltura e Salvatore Cordaro assessore regionale all’Ambiente e di tre parlamentari regionali: Michele Mancuso, componente della commissione regolamento e della commissione Cultura, Formazione e lavoro, nonché segretario della commissione bilancio; Michele Catanzaro, vicepresidente della commissione attività produttive e Giorgio Assenza componente commissione affari istituzionali e presidente del collegio dei deputati questori.
L’iniziativa prosegue nel pomeriggio, a partire dalle 18 a Sanlorenzo Mercato, via San Lorenzo 288, dove il cavatore Mario Prestifilippo proporrà la dimostrazione della ricerca dei tartufi ad opera del suo cane addestrato e dove, dopo un breve talk, si potrà assistere ad uno show cooking in cui verrà usato il tartufo nella preparazione di una pietanza.