E’ stato presentato oggi a Palazzo d’Orléans il nuovo ospedale Veterinario didattico di Palermo. Un passo importante per il capoluogo siciliano e anche per l’Università che quest’anno ha dato il via al corso di laurea in Veterinaria. A spiegare e illustrare il progetto sono stati il presidente della Regione Renato Schifani, l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione Mimmo Turano e il rettore di Unipa Massimo Midiri.
La struttura nasce dalla volontà dei ragazzi di avere la chance di poter restare in città e non dover per forza spostarsi a Messina per seguire il corso di studi, fino a qualche mese fa l’unico in Sicilia, o persino fuori i confini regionali. L’obiettivo non è solo quello di creare nuove figure veterinarie, ma anche professionisti capaci di intervenire nel controllo zootecnico. Altra motivazione è legata alla necessità di rendere l’Ateneo una grande realtà euro-mediterranea.
“Dopo 50 anni nella Sicilia occidentale si apre il corso di laurea in Veterinaria molto richiesto dall’utenza. Finora i giovani erano costretti a recarsi a Messina per formarsi. Oggi c’è una sana competizione tra gli Atenei di Palermo e Messina e la prossima settimana sarà saranno appaltati i lavori per la costruzione dell’ospedale di veterinaria, un risultato raggiunto grazie all’intervento determinante del presidente della Regione Renato Schifani che ha convinto il ministro“. Ha detto l’assessore Turano e anche il rettore Midiri ha ringraziato Schifani. “E’ l’ennesima dimostrazione che il governo Schifani non è un governo di chiacchiere ma un governo del fare“.
Ma come funziona il corso di laurea di Veterinaria? I ragazzi verranno così formati anche con uno spirito internazionale. Alcuni docenti, infatti, saranno reclutati da Paesi stranieri. Il corso è a numero chiuso e prevede 50 posti, le domande quest’anno sono state 176. Come Medicina è, infatti, in corso il semestre filtro. Ha una durata di cinque anni ed è articolato con lezioni frontali e con molte componenti di tirocinio pratico. La costruzione dell’ospedale richiederà circa due anni e mezzo, ma intanto l’Università ha siglato degli accordi quadro con l’Istituto zooprofilattico e con alcune importanti cliniche veterinarie di Palermo, in modo da rendere subito operativa anche la parte pratica. Il dipartimento, che sta per nascere, è incubato all’interno dell’edificio di Agraria.