Approda a Roma, nella stagione del Teatro Biblioteca Quarticciolo “Novantadue: Falcone e Borsellino, 20 anni dopo” di Claudio Fava, regia di Marcello Cotugno, con Filippo Dini, Giovanni Moschella e Pierluigi Corallo. Scritto in occasione del ventennale dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, il testo di Fava ripercorre gli ultimi momenti di vita dei due magistrati che sanno di non avere più come alleato il tempo.
Una corsa che parte dalla loro ultima notte all’Asinara, dove furono inviati per completare gli atti finali del maxi processo, entrato nella storia per essere stato il più grande processo mai celebrato al mondo contro la criminalità organizzata. “Il testo – spiega l’autore – nasce dal desiderio di raccontare la dimensione più autentica e quotidiana di Falcone e Borsellino, che nulla toglie o sottrae al senso della loro battaglia, ma li completa come esseri umani. Un’umanità fatta di vitalità, di solitudine, di senso profondo del dovere: un rapporto di amicizia che non può essere cristallizzato in un fermo immagine, ma che nasce da un’ idea di militanza civile e umana, di cui non sempre ci arriva tutto il senso e la forza”. Claudio Fava, figlio del giornalista Giuseppe Fava che – come i due magistrati – venne ucciso da Cosa Nostra il 5 gennaio del 1984 – incontrerà il pubblico il 28 aprile alle ore 18.30 presso la Biblioteca Quarticciolo in via Castellaneta 10 a Roma.