Nuovo giorno e nuovo consiglio di weekend con tappa a Santa Ninfa (TP) per “Gusta la Pecora-Sagra della Pecora della Valle del Belìce“, che si svolge in questo suggestivo paese domenica 17 novembre.
Immagino già che chi ama cibarsi di carne avere un chiodo fisso, quello di andare a Santa Ninfa, ma noi, leggermente sadici, prima di raccontarvi la Sagra, e farvi penetrare nei suoi profumi e sapori, vogliamo farvi conoscere, anche se in pillole, la storia di questo piccolo centro che fu fondato nel 1605 da Luigi Arias Giardina che, con il benestare del Re Filippo III, cominciò ad urbanizzare il paese con strade ed edifici civili e religiosi.
Costruito con assi viari concentrici e convergenti nella Piazza della Libertà, la principale, nel corso degli anni vide sorgere: il palazzo Baronale, l’Ospedale, la chiesa di Sant’Orsola, la chiesa di Sant’Anna e il Convento del terz’ordine di San Francesco, la chiesa Madre e le Carceri. Nel 1615, dopo la fondazione dell’Arcipretura di Santa Ninfa, il paese fu dichiarato Feudo Baronale. Di grande interesse è il castello di Rampinzeri, alle pendici di una collina in cui sono stati trovati i resti di una antica necropoli sicana.
GUSTA LA PECORA
Come promesso siamo stati stringati per non togliere spazio a questa manifestazione, ci scusino i vegetariani, i vegani e i fruttariani, che ogni anno vede tantissimi golosi raggiungere Santa Ninfa, il paese della Grotta adagiato in una splendida collina seicentesca, per questa giornata interamente dedicata alla pecora e ai suoi derivati. Cari buongustai potrete degustare: arrosticini di pecora, stigghiole, pecora bollita e arrostita, pasta con ragù di agnellone e pecora, cous cous, zuppe, sfincione, formaggi crudi e cotti, cannoli, cassatelle, zabbina, prodotti tipici e tra questi novello olio extra vergine di oliva Nocellara del Belice, ottimi vini e liquori locali.
Oltre al palato, sarà solleticata la vostra curiosità con visite guidate al Museo della Riserva della Grotta di Santa Ninfa, al Museo Nino Cordio, al Museo dell’Emigrazione, alle tante bellezze del paese, ai mercatini dell’artigianato e la possibilità, per i più piccoli, di vivere una dimensione agreste e bucolica attraverso il laboratorio dedicato alla mungitura delle pecore e alla trasformazione del latte in ricotta. Amanti della buona tavola, questo è davvero un appuntamento imperdibile da acquolina in bocca.
Gli Stand saranno aperti alle 10, zone ristoro coperte, con intrattenimento musicale per tutto il percorso; dalle 10,30 alle 13,30, Musei aperti; alle 12, spettacolo musicale con “Eufonia” e alle 15, spettacolo musicale con “Skarafunìa”.
LA PECORA BELICINA
La pecora autoctona belicina nasce dall’incrocio tra la razza pinzirita, originaria locale, con la razza comisana e sarda. La selezione portata avanti dagli allevatori siciliani nei secoli e ultimamente dalla Facoltà di Agraria di Palermo e dall’Associazione Regionale Allevatori hanno reso la pecora della Valle del Belice una tra le migliori razze ovine da latte in Italia e in Europa. Santa Ninfa è proiettato al futuro perché ha compreso che la rinascita socio-economica non poteva che passare attraverso lo sviluppo dell’industria agro-alimentare e del turismo, non dimenticando il recupero del patrimonio storico-culturale.
Il 17 novembre Santa Ninfa e la sua festa del sapore e del sapere vi aspettano. Non mancate.
[Foto tratte da “Gusta la pecora 2018]