La vostra Patti Holmes il 27 e 28 ottobre vi invita ad andare a Valguarnera Caropepe (En), la terra dell’Oro Rosso di Sicilia, per la Sagra dello Zafferano che vi accoglierà con degustazioni di prodotti tipici locali, risotti, arancini, cannoli e altri dolci rigorosamente a base di questa spezia dalle molteplici proprietà terapeutiche, usata sin dall’antichità e, ancora, con incontri, giochi, intrattenimento e visite guidate al centro storico della città.
Leggende sullo Zafferano
Iniziamo il nostro viaggio con Ovidio che, così, racconta: “In un tempo lontano viveva la ninfa Smilace, innamorata e ricambiata da Crocus, un giovane guerriero. Gli Dei, decisi a contrastarli, li resero talmente ossessivi, litigiosi e infelici da portare Crocus al suicidio e Smilace alla pazzia. Le divinità, pentite e impietosite per la loro triste sorte, decisero di trasformarli in piante: la ninfa in “Smilax aspera” , dalle foglie a forma di cuore con rami flessibili e spinosissimi, simbolo di un amore tenace, ma esacerbato; il guerriero in “Crocus sativus”, dal fiore viola come la passione superba, in ricordo della sua sfrontatezza nell’aver osato innamorarsi di una divinità, con un cuore color del sole“.
Un’altra lo vorrebbe creato da Mercurio che colpito, inavvertitamente, l’amico Croco, per eternarne la memoria, tinse con il suo sangue la preziosa pianta; un’altra, ambientata nella Chiesa della Madonna dell’arco di Civitaretenga, narra che nel luogo in cui sorgeva una stalla nacque una taverna in cui venne a soggiornare un pittore che, non avendo una lira, fu messo a dormire nella mangiatoia. Allo squattrinato artista, quella notte, apparve in sogno la Madonna che gli chiese un ritratto che lui realizzò, non avendo colori, utilizzando lo zafferano trovato in cucina. Nacque così il culto della Vergine dello Zafferano, immagine miracolosa attorno alla quale gli abitanti del paese eressero la chiesa.
Un’altra ancora, invece, racconta di un cuoco abruzzese che aveva aperto a Milano una piccola osteria in cui, non avendo burro, carne, verdura e uova, era costretto a servire solo grandi piatti d’insipido riso lesso. Un bel giorno, però, ebbe l’idea di aggiungervi un po’ di polvere di zafferano, ricevuto in pagamento da un pittore che era venuto a mangiare da lui. All’entusiasmo dei clienti, si aggiunsero ricchezza e fama. (E chi ci dice che l’artista di Civitaretenga non sia lo stesso dell’osteria milanese?)
L’ultima, infine, ha per protagonista un garzone vetraio che lavorava alla vetrata di Sant’Elena nella Fabbrica del Duomo. Bravissimo nel mescolare i colori, rendendoli dorati con l’aggiunta di zafferano, venne soprannominato dal suo capo, Valerio di Fiandra, proprio Zafferano. Quando la figlia di quest’ultimo si sposò, il povero ragazzo, non potendo farle alcun dono, si presentò al banchetto con due grandi recipienti di profumatissimo risotto color dell’oro. Aveva inventato il risotto allo zafferano.
Dopo le leggende, andiamo a conoscere le origini di Valguarnera che in questo weekend, ricordiamolo, celebra lo “Zafferano”. Il toponimo di Caropepe deriva probabilmente dal nome siculo di Caripa, che si riscontra per la prima volta in un itinerario stradale dell’Anonimo Ravennate del VII secolo d.C. intitolato Cosmografia, desunto da archetipi più antichi degli itinerari romani, e in Guidone nel IX secolo, volgarizzato, poi, in Caropipi. Lo stesso toponimo si ritrova in Bartolomeo Muscia (1296), nel periodo in cui l’abitato si suddivideva in Caropepe Soprano e Caropepe Sottano. Questa divisione permane sino al 6 ottobre 1625 quando D. Francesco Valguarnera chiese e ottenne una nuova esecutoria del privilegio, chiesto nel 1549 da Giovanni Valguarnera Conte di Assoro all’Imperatore Carlo V, affinché nel feudo di Caropepe sorgesse un paese per nome di Valguarnera. Un nuovo decreto fu fatto il 31 maggio 1626 e nel gennaio 1628 il Duca di Alberquerques Vicerè a nome di re Filippo IV rinnovò l’esecuzione del privilegio accordando «di costruire ed edificare una paese, un castello a vostro piacere e di chiamarlo paese o casale, di circondarlo di muri, di torri e di chiamare questo paese Valguarnera». Così, da quel preciso momento, il feudo di Caropepe divenne il paese di Valguarnera Caropepe e Francesco Valguarnera divenne primo principe di Valguarnera. Dell’abitato antico del paese rimangono tracce nell’insediamento di Contrada Marcato, il cui sito spazia dall’età del rame al periodo tardo- medievale.
PROGRAMMA
Sabato 27 ottobre
Alle 15 – Piazza della Repubblica
Mini torneo di calcio a cura dell’A.S.D . Valguarnerese
Alle 16 – Aula consiliare del comune di Valguarnera
Focus sullo Zafferano “Aspetti salutistici, agronomici, commerciali e usi culinari dello zafferano“, a cura della Cooperativa Oro Rosso di Sicilia e Associazione Caropepe Sicily Food
Saluti:
Sindaco di Valguarnera, Dott.ssa Francesca Draià
Interverranno:
- Sig. Antonino D’Angelo – Presidente Cooperativa Oro Rosso di Sicilia
- Prof. Fabio Gresta – Dip. di Agraria Università di Reggio Calabria
- Dott. Giuseppe Ruberto – Ist. di Chimica Biomolecolare C.N.R di Catania
- Dott. Stefano Rizzo – Direttore CNA Enna “Turismo Esperenziale”
- Dott. Marcello Troìa – Direttore GAL Rocca di Cerere
Alle 19 –
Inaugurazione della Sagra con apertura degli stands e giro per le vie cittadine della Banda Musicale Ass. Santa Cecilia
Alle 21 – Piazza della Repubblica
Concerto musicale Jam Session a cura di Movida – Enjoi- Corte di Bacco
Domenica 28 ottobre
Alle 8,30 – Piazza Colonnello Tuttobene
Passeggiata “cibo e salute” raduno dei partecipanti presso la sezione Avis di Valguarnera
Alle 9 – presso Stazione di Servizio Esso Valservice (c/da Paparanza)
Moto Raduno a cura dell’associazione BIKER Party Now. A seguire sfilata per le vie cittadine
Alle 10,30
Apertura Stands, degustazione ricotta allo zafferano prodotta dai maestri casari del luogo
Alle 11 – presso Arco Litteri
Mostra fotografica dal titolo “I colori dello zafferano” a cura dell’associazione culturale F. Lanza
Alle 11,15
Asinando – Laboratorio didattico per bambini con gli asini a cura Ass.ne Officina Agro Culturale Cafeci
Alle 11,30
Degustazione di risotto di zucca e zafferano; arancini allo zafferano, gelato allo zafferano e altri prodotti tipici a base di Zafferano locale. Intera giornata Salsicciata, Ricotta allo zafferano e Sfinge allo Zafferano
Alle 12
Sfilata per le vie cittadine di Fiat 500 e veicoli storici a cura del Club Fiat 500 Italia Coord. di Enna
Alle 16,30 – Piazza della Repubblica
Balletto musicale a cura della scuola di danza Sicily Ballet School
Alle 17,30 – presso Arco Litteri
Degustazione di the e biscotti allo zafferano a cura dell’associazione culturale F. Lanza
Alle 18,30
Sfilata per le vie cittadine del gruppo Folkloristico Fajiddi
Alle 20 – Piazza della Repubblica
Concerto musicale
Buona Sagra dello Zafferano a tutti.