“Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano“. Un ritornello, quello di Antonello Venditti, ripreso solitamente fra innamorati rimasti a lungo lontani, distanti da tempo. Ma nel caso di oggi non parliamo di uomini ma di società. Non trattiamo di amore ma di business.
Recentemente la SSD Palermo, società di Dario Mirri e Tony Di Piazza, ha lanciato il proprio laboratorio, “Palermo Innovation Lab“. Una piattaforma multidisciplinare, sia fisica che virtuale, nata per sviluppare progetti, idee, valori e talenti.
LA PRESENZA DI YORK CAPITAL
All’interno di questa iniziativa, è nato anche un master di marketing sportivo i cui docenti fanno capo anche ad alcune aziende internazionali e alcune società calcistiche, fra cui lo stesso Palermo. Ma fra i 21 relatori complessivi del progetto, uno in particolare spicca per curiosità, quello di Federico Oliva.
Il giovane manager, incoronato anche da Forbes per le sue capacità, rappresenta un’azienda nota sicuramente ai tifosi del Palermo, ovvero York Capital. L’hedge fund statunitense aveva trattato, nel maggio scorso, l’acquisto delle quote della ex U.S. Città di Palermo dalle mani di Rino Foschi e Daniela De Angeli.
La trattativa, così come tutte le altre del periodo, naufragò in un mare di promesse, lasciando libera la strada all’evento del gruppo di Arkus. Il fondo non è insolito a trattative e due diligence con società calcistiche. York Capital ha trattato anche le quote della Sampdoria, oltre ad essere stato accostata ai lavori di costruzione del nuovo stadio della Roma (ma a tal proposito la società americana ha categoricamente smentito).
Una situazione paradossale, nella quale il fondo americano che trattò le quote del vecchio titolo sportivo del Palermo, prima del fallimento, si ritrova adesso a collaborare in un progetto della società rappresentativa del calcio in città.
Dall’organizzazione fanno sapere che Federico Oliva “è soltanto un relatore, uno dei 21 del progetto“.
Una cosa è certa. Un nome come quello di York Capital non passa di certo inosservato agli occhi della tifoseria rosanero, soprattutto in un momento nel quale i rapporti fra Dario Mirri e Tony Di Piazza non vanno per il meglio.