“A breve incontreremo nuovamente l’assessore Falcone, che verrà nuovamente qui a fare il punto della situazione. La nostra battaglia per rendere la A18 più sicura continua, quello che lascia perplessi e fa rabbia è vedere che la politica nei vari Comuni della zona si sia svegliata soltanto ora. Dov’erano tutti questi amministratori tre anni fa quando protestavamo da soli?”. Lo afferma Francesco Puglisi, uno dei cittadini che attraverso l’impegno di appositi comitati si sta battendo da tempo per la sistemazione dell’autostrada A18 Messina-Catania.
Puglisi è stato a lungo protagonista nel gruppo social “A18 e A20 Le autostrade della vergogna“, e adesso è alla guida del comitato “Maxi protesta per le condizioni dellA18eA20”, proseguendo il suo impegno per sollecitare una svolta nell’emergenza riguardante la Messina-Catania. E lo stesso Puglisi annuncia ora un nuovo confronto con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone.
“Dopo il recente incontro che abbiamo avuto con lui e con il presidente Musumeci a Palermo – spiega Puglisi -, quanto prima avremo un nuovo confronto con l’assessore Falcone, che sta mostrando apprezzabile disponibilità e verrà qui sui luoghi per aggiornarci sullo stato delle cose. Abbiamo sospeso la nostra manifestazione di protesta ma non abbassiamo la guardia e non molliamo. Stiamo seguendo con attenzione la vicenda, pronti a riprogrammare quella protesta se gli impegni non verranno rispettati. Dobbiamo però dare un minimo di tempo per constatare se la situazione si sbloccherà e se quindi ci sarà un miglioramento effettivo delle condizioni dell’autostrada. Abbiamo richiesto un crono-programma ed è già stata predisposta una prima parte con le gare e le date, a ciò si aggiungeranno le previsioni per le altre opere man mano che verranno espletate”.
“Intanto fa rabbia vedere l’adunata dei politici e delle varie Amministrazioni della zona ionica che sino a poco tempo fa assistevano a braccia conserte a questa emergenza – evidenzia Puglisi -. Se noi siamo in prima linea è per demerito loro, certamente non per nostra smania di protagonismo. La politica era al balcone e ora che si è giunti ad un punto di non ritorno si è svegliata. Oggi tutti i paladini della giustizia cercano di rimediare alla totale assenza degli anni passati, quando forse durante lo scempio delle nostre autostrade avevano altro a cui pensare. A Sant’Alessio si vorrebbe persino declassare l’A18 per risolvere non si sa cosa, il Consiglio di Taormina ha votato un odg, all’improvviso si muovono anche Giardini, Castelmola, Letojanni e varie associazioni. Ma tutti questi “eroi” che cavalcano l’onda dov’erano tre anni fa? Noi abbiamo dimostrato che da semplici cittadini possiamo fare più di quello che promette la politica dai palchi elettorali. Non permetteremo a nessuno di sporcare con i colori politici una battaglia che porteremo a compimento con la nostra onestà intellettuale per il bene dei tanti cittadini che ogni giorno rischiano la vita nel percorrere la A18. Chi crede di cogliere in questa vicenda un’opportunità per trarne visibilità è meglio che torni in letargo. Noi preferiamo i fatti alle parole e continuiamo a vigilare”.