Finalmente una buona notizia per i 226 lavoratori disabili del call center Wind Tre impiegati nella cooperativa Consorzio Sintesi a cui è stato accolto il ricorso. Oggi il tribunale ha emesso la sentenza esecutiva (clicca qui) di primo grado che condanna WindTre all’assunzione di tutti i lavoratori e a pagare gli arretrati.
L’azienda di telecomunicazioni WindTre, con una nota del 7 marzo scorso, aveva chiesto al governo regionale la possibilità di rinnovare la convenzione in scadenza al 31 dicembre 2023 con un nuovo soggetto, diverso dal Consorzio Sintesi, ‘disfandosi’ della responsabilità di questi lavoratori, negando loro tutti i diritti acquisiti e maturati nel corso dei 17 anni di servizio e venendo meno alla convenzione esistente che prevedeva che, in caso di mancato rinnovo, Wind Tre avrebbe dovuto assumerli.
Era stato il presidente della commissione Cultura, Formazione e Lavoro all’Ars, Fabrizio Ferrara (clicca qui ), che aveva lanciato l’allarme a Sala d’Ercole qualche tempo fa, promotore di una risoluzione in V commissione, approvata all’unanimità.
Quella risoluzione impegnava il governo regionale, e per esso l’assessore per la Famiglia, ad adottare ogni iniziativa utile a garantire l’immediata assunzione di tutti i suddetti lavoratori che prestano la propria attività per WindTre rispettando non solo gli obblighi in capo alla stessa, ma anche le regole della Convenzione e la normativa di settore.
“Apprendo con grande soddisfazione l’esito della sentenza del tribunale di Milano che condanna WindTre all’assunzione di tutti i lavorati del Consorzio Sintesi, ben 226 lavoratori, per lo più disabili, che per 17 anni hanno prestato servizio per la Wind , in virtù della legge 68/99, attraverso una convenzione sottoscritta anche dalla Regione Siciliana“.
Sin dall’inizio il presidente è stato vicino ai lavoratori e alle proprie famiglie, accompagnandoli e facendosi portavoce della situazione critica affrontata dai 226 impiegati che si sono trovati in seria difficoltà.
“Una vicenda che ho seguito da vicino sin dall’inizio, per la quale ho coinvolto anche la V Commissione Cultura all’Ars, invitando WindTre in audizione, convocando più volte l’assessorato al Lavoro e arrivando addirittura a proporre una risoluzione della Commissione votata all’unanimità dai colleghi che ringrazio per la sensibilità mostrata, che ha impegnato il governo a non rinnovare la convenzione con una nuova cooperativa e rivendicare l’assunzione diretta in Wind Tre di tutti i lavoratori“.
“Il rammarico per il tanto (troppo) tempo atteso per comunicare a WindTre la decisione, che era apparsa ovvia sin dal primo momento e che aveva esposto i lavoratori disabili ad un forte stress in alcuni casi peggiorando le già precarie condizioni di salute, è oggi compensato dalla gioia per questa decisione dei giudici che mette fine al calvario e restituisce la serenità nella vita di 226 giovani e delle loro famiglie“.