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Il Presidente della Regione Nello Musumeci ha convocato una conferenza stampa durante la quale sono stati illustrati i termini di accordo con lo Stato per il piano di rientro dal disavanzo di quasi 2 miliardi della Regione e i dettagli sull’istituzione della Zona Rossa in Sicilia. A Catania presenti anche l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, l’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla e l’assessore all’Economia Gaetano Armao.
Sull’accordo con lo Stato, Musumeci ha ricordato come con l’applicazione del 118 la Regione abbia dovuto aprire ‘gli armadi segreti‘. La Corte dei conti ha inoltre sollevato la questione del disavanzo di 2 miliardi di euro “determinato da decenni di allegra gestione delle finanze pubbliche e disordine contabile per quasi un trentennio“, ha sottolineato il governatore. “Paghiamo per responsabilità non nostre“, ha sottolineato Musumeci, che ha parlato per questo di “amarezza“, contrapposta all’ “opportunità: finalmente riusciamo a mettere in ordine i conti della Regione, ne godrà chi verrà dopo“. Una “regione con le carte in regole”, ha detto Musumeci, citando Piersanti Mattarella.
Nel dettaglio si tratta di operare tagli, mettere in ordine i conti delle partecipate e ridurre costi che si sono consolidati. Nel merito, Musumeci ha riservato una stilettata al suo predecessore: “L’accordo Crocetta-Padoan ha costretto a rinunciare al 5 milioni di euro: l’autonomia della rinuncia contro autonomia della responsabilità, questo è lo spirito che ha animato l’accordo col governo centrale“, ha detto Musumeci.
I TERMINI DELL’ACCORDO STATO-REGIONE
Grazie all’accordo Stato-Regione tra il Governo guidato dal premier Giuseppe Conte e la Regione Siciliana per la riqualificazione della spesa pubblica regionale nel 2021 saranno liberati 421 milioni di euro.
Sono i dati illustrati in conferenza stampa dal governatore, Nello Musumeci, e dal vicepresidente e assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao. L’intesa raggiunta con il ministero dell’Economia e approvata dal Consiglio dei Ministri distribuisce il disavanzo su un decennio dal 2022 e prevede risparmi di spesa per 1740 milioni di euro dal 2021 al 2029.