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Accudire la zia all’indirizzo ignoto e la spesa senza soldi: le strane scuse per violare la zona rossa

sabato 23 Gennaio 2021

Anche a Mondello la Polizia ha effettuato una serie di controlli finalizzati a verificare l’osservanza delle misure connesse all’instaurazione della c.d. “zona rossa” e, conseguentemente, delle attuali restrizioni previste dalle autorità nazionali e regionali per il contenimento della diffusione del contagio da Covid-19.

I controlli straordinari effettuati da personale del Commissariato di P.S. “Mondello”, nelle borgate di Mondello e Partanna Mondello, sono stati estesi anche alla zona di Vergine Maria, e sono stati resi necessari anche dall’imminenza del weekend, quando numerosi cittadini potrebbero essere indotti a violare la c.d. “zona rossa” riversandosi nel luogo tradizionalmente deputato alla passeggiata dei palermitani, senza un giustificato motivo.

I controlli hanno portato, nella sola giornata di ieri, alla identificazione, complessivamente, di una quarantina di soggetti di cui 26 (ventisei) sono stati deferiti all’Autorità Amministrativa competente per violazioni amministrative dell’attuale normativa anti-Covid.

Posto che le attuali restrizioni prevedono che ci si possa allontanare dalla propria abitazione solo per ragioni urgenti di lavoro, salute o per raggiungere propri familiari in situazioni di disagio, risibili, poco credibili se non fantasiose appaiono talune ragioni che alcuni cittadini, poi contravvenzionati, hanno addotto per giustificare la loro presenza nella borgata marinara della città.

Invitati a compilare il modello di autocertificazione previsto, vi è stato ad esempio chi ha attestato “di essere intento a raggiungere l’abitazione di una’anziana zia” della quale però non ricordava l’indirizzo, oppure chi ha dichiarato di essere in possesso di una prescrizione medica dimenticata a casa in forza della quale doveva acquistare dei farmaci presso la locale farmacia, adducendo che le farmacie del quartiere nel quale risiede in zona Brancaccio (quindi in zona cittadina diametralmente opposta) fossero tutte chiuse; ancora chi ha riferito, mentre parcheggiava l’autovettura, di essere uscito da un nosocomio della città per recarsi ad acquistare dei farmaci malgrado la farmacia più vicina fosse distante alcuni chilometri dal luogo in cui era intento a parcheggiare la sua autovettura.

Cè stata anche una coppia di fidanzati in ora serale, proprio a ridosso del coprifuoco delle 22:00, colta in effusioni ed in intimità, in via monte Erecta (Montepellegrino).

I fidanzati hanno giustificato la loro presenza in quel luogo riferendo agli agenti candidamente che erano lì per “stare assieme” e ciò malgrado entrambi provenissero da luoghi di residenza e da circoscrizioni comunali diverse rispetto a quelle di Mondello.

Ancora, in ore notturne, è stato fermato e sottoposto a controllo un cittadino sorpreso a passeggiare in via Piano Gallo poiché “non riusciva a prendere sonno”; è scattata anche in questa circostanza l’inevitabile sanzione.

Altri cittadini in pieno giorno è risultato abbiano lasciato la propria abitazione nei quartieri del centro città per recarsi nelle piazze della borgata per “comprare del pesce a Mondello” o farsi una passeggiata nonostante siano risultati risiedere anche in altri comuni come Monreale.

In assenza di motivazioni plausibili, molto spesso i cittadini sottoposti a controllo e in particolare le coppie, hanno dichiarato di “passeggiare con il fidanzato”, ignorando o facendo finta di non sapere che, fin quando permane la zona “rossa”, la (mera) passeggiata non è consentita, tanto più lontana dal proprio quartiere o comune di residenza.

Infine, assai curiosa è stata la risposta fornita agli agenti da un cittadino monrealese contravvenzionato nel tardo pomeriggio: all’atto del controllo ha dichiarato che si stava recando presso un supermercato della zona per “comprare una bevanda” aggiungendo poi “di non aver denaro al seguito per l’acquisto” .

Per le dichiarazioni mendaci o risultate false, i soggetti contravvenzionati rischieranno il deferimento alla locale Procura della Repubblica per falso ideologico e falsa attestazione a Pubblico Ufficiale.

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