Siamo a ridosso dalla “Giornata della memoria“, e negli ultimi giorni abbiamo assistito a varie polemiche che si sono scatenate e susseguite soprattutto per via social.
L’immagine di Elon Musk e del “saluto romano” ha fatto il giro del mondo. In tanti hanno contestato e criticato quell’azione, altri hanno provato a sdrammatizzare e trovare delle scuse “sui generis”, come ha fatto il referente in Italia del magnate statunitense Andrea Stroppa: “Quel gesto, che alcuni hanno scambiato per un saluto
nazista, è semplicemente Elon, che è autistico, che esprime i suoi sentimenti dicendo ‘Voglio darti il mio cuore’, ed è esattamente ciò che ha comunicato al microfono. A Elon non piacciono gli estremisti“.
Una post che, probabilmente, era meglio evitare considerato che ha alimentato ulteriormente la polemica, aggiungendo che lo stesso Stroppa, in un post precedente su “X” e sempre riferito a quell’immagine, aveva baldanzosamente scritto “L’Impero romano è tornato, a cominciare dal saluto romano“, per poi cancellarlo.
Ma non solo Musk. Nello stesso tempo, continuano gli insulti e le minacce rivolte a Liliana Segre. Il figlio ha dichiarato: “Mia mamma non si fa certo intimidire, anche se è stanca e amareggiata di essere aggredita e diffamata in rete. Certo, ha deciso di diradare un po’ gli impegni pubblici, le interviste, le prese di posizioni su qualsiasi tema, sapendo già che ogni sua parola verrà strumentalizzata e usata per attaccarla con violenza, con argomenti antisemiti“.
Condotte che hanno portato all’apertura dell’inchiesta da parte della procura di Milano, per diffamazione e odio razziale, chiusa negli scorsi giorni producendo 17 archiviazioni e 12 rinvii a giudizio.
Ad Aci Sant’Antonio, nel catanese, il sindaco Quintino Rocca, in vista della ricorrenza del 27 gennaio e considerati gli ultimi avvenimenti, ha deciso di lanciare una provocazione affiggendo per le strade del paese il cosiddetto “Manifesto della Razza” (1938) in due versioni, una nuda e cruda, l’altra squarciata da una frase della Senatrice Segre.