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Non lasciatevi incantare dai rendering in alto: questo è ciò che potrebbe essere e che invece non sarà. E non illudetevi di chiamarla “rambla“, perché con Barcellona non avrà nulla a che vedere, se non l’idea di partire dal Porto. La via Emerico Amari sarà chiusa definitivamente alle auto e resa pedonale, almeno per il tratto iniziale fino a via Principe di Scordia.
È questa l’intenzione promossa dall’assessore alla Mobilità del Comune di Palermo, Giusto Catania, che oggi pomeriggio porterà il nuovo progetto in Giunta, col vice sindaco e assessore al Decoro urbano Fabio Giambrone: «Oggi pomeriggio la Giunta, su mia proposta – scrive Catania su Facebook – approverà la pedonalizzazione di Via Emerico Amari: in questo modo si garantirà il collegamento pedonale tra il Porto e il centro di Palermo. Una scelta che renderà la città più accogliente per i turisti e più vivibile per i nostri concittadini. #AvantiConLePedonalizzazioni#SiRicomincia».
La strada, in verità, è chiusa ormai dal lontano 2015, a causa dei lavori (infiniti) di “Chiusura dell’Anello Ferroviario Giachery-Politeama”. L’intero appalto da 154 milioni (affidato alla Tecnis il 23 luglio 2014) sarebbe dovuto terminare a luglio 2017. Siamo ad aprile 2019 e ancora al 25% dei lavori.
I commercianti e i residenti della zona si sono così riuniti nell’associazione “Amari Cantieri”, guidata da Francesco Raffa. Finora hanno chiuso una ventina di attività commerciali e le poche sopravvissute chiedono da anni al Comune sgravi fiscali, “mai arrivati” (a detta dei commercianti), e la trasformazione in area pedonale.
Giusto Catania li accontenterà. Ma non sarà una rambla sul modello spagnolo, sarà una sorta di piccola “L” che coinvolgerà la parte iniziale di via Emerico Amari, poi svolterà a sinistra per via Principe di Scordia, per congiungersi con l’esistente area pedonale di via Principe di Belmonte.
“È un percorso che collega il mare al centro della città – spiega Catania – importante per i croceristi che arrivano al Porto, ma non solo. Vogliamo dare nuovo impulso al percorso di sempre maggiore diffusione delle aree pedonali anche fuori dal centro storico”.
Peccato che i tanti crocieristi che sbarcano in città non avranno una visione turistica, senza auto, fino al Politeama. La pedonalizzazione non ci arriverà. Anche perché fino a Piazza Castelnuovo ci aspettano ancora chissà quanti anni per vedere la strada liberata dai cantieri Tecnis.
Ma quando sarà realizzata questa mini rambla? Secondo l’assessore Giambrone entro luglio: “I lavori partiranno immediatamente e, anche grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio che ha redatto un progetto di massima per la sistemazione dell’area, vedranno una riqualificazione completa, con il posizionamento di elementi di arredo urbano, piante e illuminazione”.
Sembrerebbe quasi una pedonalizzazione “raffazzonata“, positiva nelle intenzioni, ma debole nella realizzazione. In così poco tempo (“entro luglio”) è difficile realizzare qualcosa di bello e ambizioso.
Spariamo di sbagliarci, ma il Comune molto probabilmente si limiterà a introdurre qualche paletto delimitatore dell’area, quattro panchine e pochi alberi. Zero interventi architettonici di rilievo. Anche perché il budget sarà limitato.
Non rispecchierà di certo i rendering in basso, promossi diversi anni fa dall’architetto Salvatore Palmeri di iStud. Quella fu la prima proposta concreta, denominata “Passìo“. Con fontane, giochi d’acqua, pavimentazioni particolari e collegamento fino al Politeama.
Il progetto sembrava “ripescato” durante le ultime elezioni Comunali dal alcuni candidati a sindaco, salvo poi restare, purtroppo, sulla carta.