“Abbiamo bloccato la conquista dei grillini, sarebbe stata una sciagura peggio del terremoto se questa setta di fanatici assatanati, presuntuosi e arroganti avesse messo le mani sulla regione“. Parole come macigni, quelle di Nello Musumeci, all’indirizzo del Movimento 5 Stelle. Il governatore è intervenuto da Catania, dove ha incontrato, insieme all’assessore alla Salute Ruggero Razza, i militanti di #DiventeràBellissima per lo scambio di auguri per le festività natalizie.
Insomma, non solo non è stato accolto dal Presidente della Regione l’invito di un patto di collaborazione rivolto qualche settimana fa da Giancarlo Cancelleri, ma il governatore ha anche ‘avvisato‘ i siciliani dello ‘scampato pericolo’ attaccando frontalmente i pentastellati.
Il Movimento 5 Stelle non è l’unico a finire nella lista nera di Musumeci. Il secondo destinatario degli strali del presidente è l’ex governatore Rosario Crocetta, anche se non viene mai nominato direttamente: “Le rivoluzioni sono pericolose specie quando sono solo annunciate – ha tuonato il governatore – Una Regione che non aveva guida, che non aveva mai mandato un rappresentante alla Conferenza Stato-Regioni. Appena se milioni di euro di spesa certificata tra il 2014-2017. Oggi sono diventati 574 milioni, in un anno. E se riusciremo a certificarne altri 94 – ha detto Musumeci – avremo anche la premialità”.
Il governatore ha poi elencato alcune iniziative del suo governo: la creazione dell’autorità di bacino, il piano rifiuti approvato dalla giunta, la rimodulazione della pianta organica del personale della Regione, i 300 milioni stanziati per l edilizia scolastica e la stabilizzazione dei precari storici.
Musumeci è tornato a parlare anche del sondaggio, pubblicato da un quotidiano siciliano, che vedrebbe la sua popolarità in calo: “Non può condizionarmi – ha detto riferendosi alla rilevazione – Forse dovrei stare più davanti alle telecamere, ma lavoro dalle otto e mezza a mezzanotte“. A questo punto il governatore ha spiegato che per lui conta più il fatto che “la Banca d’Italia afferma che dopo tanto tempo si registra una lieve crescita in Sicilia. Non è più tempo – ha detto Musumeci – di fuochi d’artificio e luci psichedeliche“.