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Rimpasto alla Regione, ecco chi rischia

sabato 19 Gennaio 2019

Il rimpasto in giunta alla Regione si farà prima delle elezioni europee, come ha annunciato il governatore Nello Musumeci. Adesso occorrerà studiare i nuovi equilibri, politici e territoriali, ai quali sarà ispirato il cambio degli assessori.

Viene dato praticamente per fatto il passaggio di consegne al Lavoro tra Mariella recupero immobiliIppolito, che era stata indicata in quota Autonomisti e Popolari (la lista di Roberto Lagalla e Saverio Romano) e Antonio Scavone, vicino all’ex Presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo.

Una decisione che Gianfranco Micciché sta sfruttando per rilanciare la questione delle rappresentanze territoriali nell’esecutivo regionale. Il Presidente dell’Ars invoca maggiore rappresentanza in giunta per la Sicilia occidentale. Lo stesso Micciché, la settimana scorsa, dallo studio di Bar Sicilia, aveva punzecchiato Musumeci sull’assessorato alla Salute, esortando il governatore a ‘metterci la testa bene lui. Perché di lui mi fido‘. e alla domanda sul lavoro di Ruggero Razza, Micciché ha risposto: “Non parlo, non mi interessa“. Che il coordinatore azzurro possa avere delle mire sull’assessorato di piazza Ottavio Ziino per Forza Italia? Certo è che Razza è un fedelissimo di Musumeci, per cui uno scenario del genere potrebbe incrinare i già delicati rapporti tra quest’ultimo e Micciché.

pierobonLo stesso Gianfranco Miccichè, intanto, ha allontanato le voci di un possibile malcontento per il lavoro di due forzisti in giunta, Edy Bandiera e Bernardette Grasso, definiti “i due migliori assessori di questo governo“. Più fluida la situazione di Gaetano Armao, che potrebbe fare spazio a un esponente di Forza Italia proveniente da una delle province della Sicilia occidentale non rappresentate in giunta da assessori azzurri, Trapani o Agrigento (in quest’ottica, gli attuali ‘tecnici’ sarebbero gli assessori più esposti, quindi anche Alberto Pierobon potrebbe essere tra gli indiziati per lasciare l’esecutivo regionale).

Per Armao, in caso di addio all’assessorato, sarebbe pronto il paracadute Europee (da qualche giorno l’assessore all’Economia, che è anche vicepresidente Gruppo PPE Comitato delle Regioni UE, posta sul proprio profilo Facebook assessore regionale al turismopost sul popolarismo europeo di don Luigi Sturzo). Una candidatura in direzione Strasburgo sarebbe pronta quasi certamente per Sandro Pappalardo, assessore al Turismo in quota Fratelli d’Italia, fra i maggiori indiziati per l’addio all’esecutivo regionale.

Che possa fare posto a un esponente in quota Lega? Il nodo, in questo caso, potrebbe essere rappresentato dalle scelte che farà Diventerà Bellissima, il movimento di Musumeci che a febbraio si riunirà per capire che strada percorrere alle elezioni Europee. Per il momento il Presidente della Regione ha tenuto a distanza l’ipotesi di cambi di assetti politici in giunta, ma se DB dovesse scegliere di schierarsi con i salviniani (scelta niente affatto scontata visti i distinguo leghisti delle ultime settimane), la composizione dell’esecutivo regionale – oggi sostenuto dal Carroccio con un deputato all’Ars – potrebbe essere messa in discussione.

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