“Un uomo ha fisicamente aggredito l’amministratrice e una dipendente di Qbio all’interno della bottega di via Camillo Randazzo 28 a Palermo; pur non essendo chiare le ragioni del gesto, la richiesta di denaro da parte dell’aggressore farebbe pensare a un tentativo di estorsione piuttosto che a un furto”.
Ad affermarlo è Giovanni Tripi componente dell’amministrazione della società che commercializza prodotti biologici. L’aggressione è stata denunciata alla polizia. Le due donne sono state medicate all’ospedale Civico. “Il tentativo è stato comunque sventato grazie alla reazione delle ragazze, – prosegue Tripi – le quali sono però dovute andare in ospedale per curare le contusioni e le ferite riportate. L’uomo è invece fuggito facendo perdere ogni traccia”.
“Il fatto criminoso, al di là della riflessioni sul disagio sociale diffuso e sugli interessi malavitosi di controllo anche economico del territorio, è reso ancora più fastidioso dalla particolare aggressività esercitata sulle due ragazze, inserendosi così nella serie sempre più lunga e deprimente di atti violenti perpetrati sulle donne”, osservano i titolari dell’attività commerciale che annuncia che “ovviamente proseguirà nella sua attività con convinzione e passione ancora più forti, consapevole che il modello sociale proposto, fondato sui rapporti di fiducia, sulle relazioni felici e sull’eticità, sia l’unico in grado di realizzare un mondo più giusto e solidale”.