La designazione di Agrigento Capitale Italiana della Cultura per il 2025 rappresenta un’occasione di rilancio: la cultura genera economia. Ma il motore della partenza è il turismo. Se vogliamo che il visitatore diventi turista, che Agrigento non sia soltanto una tappa veloce per altre destinazioni, occorre puntare ad una vera promozione del territorio, che passi non solo dai luoghi d’interesse e dal turismo culturale, ma anche dalla conoscenza delle tradizioni più antiche in modo unitario, evidenziando le eccellenze che circondano la Città dei Templi.
Così come ha anche spiegato il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè, “Fare in modo che il visitatore sia invogliato a fermarsi qui”, raccontando in questa intervista il soggiorno di Emma Valles, una filologa spagnola che ci ha detto la sua. “Tanti turisti, e soprattutto i giovani, sono interessati al patrimonio culturale della città, e non solo alla meravigliosa Valle dei Templi”.
“Un certificato alle potenzialità della nostra città e del comprensorio. Tuttavia, negli anni Agrigento ha subito un gap infrastrutturale importante, la provincia non ha collegamenti veloci con gli aeroporti principali: quelli di Palermo, Catania e Birgi”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura del comune di Agrigento, Costantino Ciulla, con delega al turismo, allo sport e allo spettacolo, raggiunto da ilSicilia.it alla Valle dei Templi. Un disagio che riguarda la viabilità interna e che danneggia la produttività del territorio coinvolto. “Ed è un disagio nel momento in cui vogliamo attrarre soggetti importanti. Penso al turismo congressuale: vogliamo far arrivare un medico, uno scienziato per fare convegni, ma poi ci sono 5 ore di tragitto soltanto di macchina. Si tratta di difficoltà oggettive. Sarà l’occasione per accelerare il processo di miglioramento delle infrastrutture, a cominciare dal completamento delle strade e per esempio quella della Palermo-Agrigento”, ha aggiunto Ciulla.