“All’inaugurazione di Agrigento capitale della Cultura il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per l’ennesima volta dovrà affrontare personalmente le mancanze e i ritardi di un governo regionale arrogante, assente e impreparato. Il fiasco organizzativo preannunciato per questa iniziativa è l’ulteriore conferma dell’inconsistenza politica del governo nazionale, del governo regionale e, in questo caso, dell’amministrazione di Agrigento“. Così il vice-presidente del gruppo parlamentare PD, Mario Giambona.
“È stucchevole apprendere che, nonostante la nomina di Agrigento a capitale della Cultura sia avvenuta il 31 marzo 2023, la Regione sia dovuta intervenire a tempo di record con lavori strutturali urgenti per sopperire ai ritardi di natura organizzativa, come la manutenzione stradale – continua -. Tra l’imbarazzo generale è in dubbio parte della programmazione di una iniziativa che dovrebbe dare lustro alla Sicilia e a tutta la provincia di Agrigento”.
Giambona poi contesta l’atteggiamento del governatore Renato Schifani. “Dopo l‘emergenza sanitaria e le dimissioni dell’ex Assessora Giovanna Volo, ecco un altro flop. Una condotta di lavoro mortificante per la Sicilia e per tutta la provincia di Agrigento, con il governatore siciliano e il ministro Giuli assenti qualche giorno fa a Roma alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa” e aggiunge che “il rischio è quello di andare incontro all’ennesima cattiva figura per la nostra regione, gettando alle ortiche un’occasione ideata per dare risalto al potenziale turistico delle città storiche”. Giambona chiude la sua analisi con “l‘auspicio che, nonostante le difficoltà annunciate prima del via, l’iniziativa possa tramutarsi in occasione di rilancio per il tessuto sociale, economico e culturale della provincia di Agrigento”.