“Agrigento avrebbe dovuto rappresentare il riscatto della Sicilia, una Capitale Italiana della Cultura capace di rilanciare l’economia, il turismo e l’immagine dell’intera regione. Invece, è sotto gli occhi di tutti il fallimento clamoroso di questa amministrazione: sciatteria, incapacità gestionale, assenza di una visione culturale e strategica. Una città abbandonata a sé stessa, un’occasione storica gettata al vento. Il sindaco Miccichè si dimetta. Il presidente della Regione Schifani si assuma le sue colpe. Il fallimento di Agrigento è il fallimento della Sicilia intera. Ora serve un intervento deciso del Ministero della Cultura per commissariare la gestione e provare a salvare il salvabile.” Queste le parole di Carmelo Greco, componente della Direzione Regionale del Partito Democratico Siciliano esponente di Left Wing in Sicilia.
UNA GESTIONE DISASTROSA CERTIFICATA DAI NUMERI
“I numeri parlano chiaro e certificano un fallimento senza precedenti,” denuncia Carmelo Greco. “Zero progetti di respiro internazionale realizzati, nonostante un investimento che avrebbe dovuto superare i 4 milioni di euro tra fondi ministeriali, regionali e privati. Flop turistico: le presenze negli hotel e nei B&B sono aumentate di appena il 3%, quando altre Capitali della Cultura, come Matera, avevano registrato incrementi superiori al 40%. Programmazione culturale inesistente, con eventi di basso profilo e nessuna collaborazione di rilievo con istituzioni culturali nazionali o internazionali. Danno economico incalcolabile per l’intera Sicilia: il settore alberghiero, la ristorazione, il commercio e i servizi turistici non hanno beneficiato di alcun incremento significativo, mentre altre regioni, con eventi simili, hanno visto il proprio PIL locale crescere fino al 10%. Mancate opportunità occupazionali: il fallimento di Agrigento Capitale della Cultura ha significato centinaia di posti di lavoro persi, tra operatori turistici, guide, professionisti della cultura e imprese locali che avevano investito in attesa di un ritorno economico mai arrivato. Se il titolo di Capitale della Cultura doveva essere un’opportunità di rilancio per Agrigento e per l’intera Sicilia, il bilancio è impietoso: non ci sono stati né investimenti strutturali né benefici economici duraturi. Solo degrado, pressappochismo e spreco di opportunità e potenziali risorse,” continua Greco.
DIMISSIONI E CAOS: LA FUGA DI CHI DOVEVA GESTIRE E PROGRAMMARE
“Quando un progetto fallisce, i responsabili scappano. È esattamente ciò che sta accadendo ad Agrigento,” attacca Greco. “Prima le dimissioni del Presidente della Fondazione Agrigento Capitale della Cultura 2025, Giacomo Minio. Adesso le dimissioni del Direttore Roberto Albergoni, che ha certificato il fallimento della programmazione. Senza una regia stabile, senza una guida politica e amministrativa competente, il progetto è naufragato. Agrigento è stata abbandonata all’improvvisazione e all’incapacità di chi avrebbe dovuto gestire questa grande opportunità,” afferma Greco.
UNA CITTÀ UMILIATA, UNA VERGOGNA NAZIONALE
“Agrigento, invece di rappresentare il meglio della cultura italiana, è diventata il simbolo del degrado amministrativo e della mancanza di programmazione,” prosegue Greco.
“Agrigento non solo ha perso un’occasione irripetibile, ma ha dato al mondo l’immagine di una città lasciata all’abbandono, incapace di accogliere, di programmare, di costruire un futuro,” dice Greco.
MICCICHÈ SI DIMETTA. SCHIFANI SI ASSUMA LE SUE COLPE. ORA IL MINISTRO GIULI COMMISSARI DIRETTAMENTE IL PROGETTO
“Questa disfatta ha due responsabili: il sindaco Franco Miccichè e il presidente della Regione Renato Schifani. Il primo ha dimostrato un’incapacità amministrativa senza precedenti. Il secondo, che avrebbe dovuto vigilare e garantire il successo di un evento di portata nazionale, è rimasto a guardare mentre Agrigento affondava,” attacca Greco.
“Ma il danno non riguarda solo Agrigento: è tutta la Sicilia a pagare. Il titolo di Capitale della Cultura avrebbe dovuto essere un volano per l’intera economia regionale, un’occasione per rafforzare il settore turistico, per attrarre investimenti e creare occupazione stabile. Invece, ha lasciato solo macerie. Questo fallimento rischia di avere conseguenze pesanti anche nel lungo periodo: chi vorrà più investire in una regione incapace di gestire un evento di tale portata? Quale governo nazionale o europeo destinerà altre risorse alla Sicilia, dopo questa gestione disastrosa?”.
“Chi ha fallito deve prendersi le proprie responsabilità: il sindaco Miccichè si dimetta immediatamente. Schifani spieghi ai siciliani perché ha lasciato che tutto questo accadesse. Ma adesso non basta più denunciare: serve un intervento concreto da parte del Ministero della Cultura. Agrigento e la Sicilia non possono essere lasciati in questo stato. Chiedo al ministro della Cultura di intervenire con un commissariamento immediato del progetto, per tentare di recuperare quanto possibile e ridare dignità a questa città e alla Sicilia intera. Non possiamo permettere che l’anno da Capitale della Cultura si concluda con un nulla di fatto e un danno d’immagine irreparabile. La Sicilia non può più permettersi di sprecare occasioni come questa. Agrigento meritava di più. I siciliani meritano di più“, conclude Greco.