Ad Agrigento sulla gestione di “Capitale Italiana della Cultura” i consiglieri di opposizione Alessia Bongiovi, Valentina Cirino, Pietro Vitellaro e Roberta Zicari hanno diffuso una nota stampa con pesanti rilievi sulla condotta dell’amministrazione comunale. Il fulcro della questione riguarda le critiche sollevate dalla Corte dei conti, che hanno evidenziato presunte irregolarità.
La nota ufficiale
Secondo i consiglieri, “tra i rilievi della Corte dei conti mossi al Comune, saltano all’ occhio fondamentalmente:
1) il fatto di aver interpretato il “Dossier” come il libro dei sogni e non come un documento gestionale deliberato in Giunta! Cioè gran parte dei progetti strutturali che l’amministrazione dichiara in via di completamento non hanno mai neanche visto la luce! Chissà se dichiarare falsità in atti sia una causa di revoca del titolo, chissà se abbiamo vinto barando…
2) vi è il personale con Albergoni e la sua retribuzione in testa!
Solo grazie al fronte compatto dell’Opposizione in Consiglio si è potuto limare il volere del Sindaco che era: fondazione di diritto privato (ma con soldi pubblici), assunzioni a tempo indeterminato per tutti e Senza concorso, Albergoni nominato direttamente nello Statuto della fondazione senza selezione alcuna, insomma un nuovo carrozzone di durata eterna!
A noi è Subito stato chiaro che l’idea anni 80 del primo cittadino fosse improponibile ed abbiamo cercato di limitare i danni che, come previsto, inevitabilmente stanno arrivando!
Perché non utilizzare la fondazione Teatro Pirandello e voler a tutti i costi creare una Fondazione nuova, che non ha i requisiti per fare le gare d’appalto e quindi finire a chiedere l’aiuto del Parco Archeologico per poter spendere i soldi?
Questa è la semplice e vera domanda da porre al Sindaco!”.