Condividi
Le indagini

Agrigento, fermati 4 pescatori tunisini diventati pirati: assaltavano barchini dei migranti

domenica 30 Luglio 2023
pirata
foto d'archivio

Il comandante di un peschereccio tunisino e tre membri dell’equipaggio sono stati fermati, in quanto indiziati di delitto, nei giorni scorsi, per pirateria marittima, reato, che prevede pene fino a 20 anni di reclusione, previsto dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare di Montego Bay e dal codice della navigazione italiano.

I fermi, già convalidati dal gip del tribunale di Agrigento che ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere, sono stati fatti dalla squadra mobile di Agrigento, dalla sezione operativa navale della guardia di finanza di Lampedusa e dai militari della Guardia costiera di Lampedusa, coordinati dal procuratore reggente Salvatore Vella.

Le indagini hanno permesso di accertare che i pescatori tunisini si sono riciclati, dedicandosi alla più lucrosa attività di pirati, depredando i numerosi barchini in ferro che continuano a partire dalle coste di Sfax, in Tunisia, con a bordo, per la maggior parte, migranti sub-sahariani e asiatici. Furti che mettono gravemente a rischio la vita dei migranti, che tentano di attraversare il Canale di Sicilia.

La Procura di Agrigento ha già avviato un tavolo tecnico di approfondimento del fenomeno della pirateria nel Mediterraneo centrale con il comando generale delle Capitanerie di porto, con il comparto aeronavale della Guardia di Finanza e col mondo dell’accademia universitaria. Le informazioni acquisite nell’ambito di questa inchiesta sono state, infatti, condivise con i Paesi esteri interessati tramite i canali Interpol.

Matteo Piantedosi

“L’arresto di un comandante di un motopesca tunisino e i tre componenti dell’equipaggio accusati di pirateria ai danni di alcuni gruppi di migranti in difficoltà è la conferma di quanto sia fondamentale contrastare l’immigrazione irregolare anche a tutela degli stessi migranti che finiscono nelle mani di criminali senza scrupoli che ne mettono gravemente a rischio la vita”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ringraziando la procura di Agrigento e gli investigatori della polizia, della guardia di finanza e della guardia costiera.

“Il gravissimo episodio che emerge dalle indagini testimonia la pericolosità della rotta del Mediterraneo centrale e l’importanza dell’azione intrapresa da questo governo per contrastare i criminali che cercano di arricchirsi in ogni modo, anche garantendo un adeguato supporto operativo ai Paesi di partenza dei barchini” , aggiunge il titolare del Viminale, sottolineando, in occasione della giornata internazionale contro la tratta di esseri umani, “il dovere di tutti gli Stati di agire insieme per sconfiggere questa piaga mondiale che riguarda i Paesi di origine, transito e destinazione delle vittime, per la maggior parte donne e bambini”.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Tamajo e la ex Blutec: “Non è più il momento di fare speculazioni, garantiremo i livelli occupazionali”

Intervistato da Maurizio Scaglione e Giuseppe Bianca, uno degli uomini di punta del governo Schifani in Sicilia, fa il punto sull’attuale quadro della situazione. Nei luoghi in cui ha vissuto la favola operosa dell’indotto del golfo di Termini Imerese Tamajo riavvolge il nastro della narrazione dell’ultimo anno e mezzo di lavoro

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.