Il Comune di Agrigento ha approvato il regolamento della Consulta Comunale sul Turismo, ma della nascita del nuovo organismo non vi è traccia. Questa è la denuncia della locale sezione della Confcommercio nella persona del presidente Francesco Picarella.
Andiamo con ordine: a novembre 2018 è stato pubblicato l’avviso per la ricerca dei componenti della Consulta, che necessariamente dovevano essere rappresentanti di comitato, associazione o ente il cui ambito di attività prevalente fosse quello turistico: un operatore commerciale per ogni categoria designato dalla propria associazione; dal Sindaco o Assessore al Turismo, oltre ad un rappresentante della commissione V e della commissione I.
A seguito di questo avviso cinque associazioni hanno indicato i propri rappresentanti, ma in numero ritenuto esiguo dall’amministrazione, che ha proceduto nel mese di gennaio 2019 ha riaprire i termini per la ricerca di ulteriori componenti.
“Dopo circa un anno e mezzo dalla delibera consiliare di costituzione della Consulta – denuncia l’associazione di categoria – non si è mai provveduto alla convocazione della prima riunione, facendo inevitabilmente intendere agli operatori che non vi è nessuna voglia di dialogo sulla materia da parte dell’Amministrazione comunale“.
L’associazione, dunque, ha deciso di sollecitare l’Amministrazione comunale nella costituzione della Consulta del turismo: “In virtù dell’imminente approvazione del bilancio preventivo 2020 e dell’impegno che si dovrà prendere per la destinazione degli introiti dall’imposta di soggiorno che ammontano a circa 900 mila euro per l’anno 2019 – si legge nel documento inviato al Comune –, considerato che ad oggi non si conosce la destinazione totale dell’imposta di soggiorno per gli anni 2018 (corrispondenti ad euro 850.00 circa) e dell’anno 2017 (corrispondenti ad euro 380.000 circa), con la presente, si chiede un incontro urgente con la commissione I e V con all’ordine del giorno “Consulta Comunale sul Turismo”.