“L’Irfis nel 2017 era da tutti inteso come un carrozzone, deliberava solo 57 pratiche in un anno. L’anno scorso nel 2020 siamo riusciti a segnare un record. Abbiamo approvato 7.000 pratiche e abbiamo aiutato 400 ristoratori con misure straordinarie, evidentemente per il governo regionale Irfis rappresenta oggi un interlocutore serio”. A dichiararlo è Giacomo Gargano, presidente Irfis.
Domani verra’ pubblicato il bando per le imprese. “Abbiamo lavorato in sinergia con le associazioni di categoria e tutti gli ordini professionali – spiega – e’ la prima volta che capita, perche’ questa non e’ la misura del governo regionale, voluta dal presidente della Regione, ma e’ la misura di tutti gli operatori economici. Ecco perche’ in questi mesi abbiamo avuto decine di incontri e domani troverete sul sito dell’Irfis, ma anche sui siti istituzionali delle associazioni di categoria e degli ordini professionali il link per poter procedere a creare questa istanza e presentarla. I termini si apriranno domani e scadranno il 9 settembre. Si tratta di un finanziamento per un massimo di 25 mila euro, di cui 5 mila potranno essere a fondo perduto se si dimostra che questi importi sono stati spesi per dispositivi di protezione durante la pandemia”.
Sono finanziamenti che possono essere restituiti in 48 mesi e ci saranno due mesi di preammortamento. “Siccome e’ un finanziamento senza spese, senza tassi di interesse senza garanzie – aggiunge – significa che per i primi due anni non verra’ restituito nulla”.
Gargano ci tiene a sottolineare che “non sara’ l’ennesimo click day”. Il termine di presentazione scadra’ il 9 settembre, “c’e’ tutto il tempo, abbiamo attivato un’assistenza tecnica. Da domani tutti gli operatori economici, liberi professionisti e di imprese avranno con assoluta calma la possibilita’ di studiare quali sono i requisiti di ammissibilita’ e come proporre la domanda”.
“Un bilancio del mio mandato? Preferisco farlo alla fine – prosegue Gargano – Dobbiamo fare ancora moltissimo. Il presidente della Regione ha voluto continuare a darmi fiducia perche’ abbiamo una visione chiara dell’Irfis. Deve stare accanto alle imprese siciliane, ma non solo da un punto di vista finanziario anche in termini di servizi. Il nostro obiettivo e’ quello ora di informatizzare l’Irfis, di renderlo ancora piu’ efficiente, di dare tempi certi e risposte certe. Quando nel 2017 abbiamo assunto tutti questi importanti impegni avevamo di fronte un soggetto che era impantanato all’interno delle regole bancarie. Oggi Irfis non e’ piu’ solo un istituto finanziario, puo’ concedere anche finanziamenti agevolati, puo’ offrire anche servizi alle imprese”.
Riguardo alle misure anti-Covid per le imprese spiega: “Abbiamo lavorato con l’assessore Armao, con il fondo Sicilia, un fondo regionale di 84 milioni. Lo abbiamo speso in pochi mesi perche’ grazie all’impegno di Armao si e’ riusciti a riconvertire questa misura subito a sostegno delle imprese piu’ svantaggiate. Penso al settore turistico, alla ristorazione ma anche, perche’, no alla stessa imprenditoria editoriale. Unica misura a livello nazionale, quella voluta dal governo Musumeci a sostegno dell’editoria: 10 milioni, 130 pratiche istruite e liquidate in un mese e mezzo. Credo che questo sia sinonimo di efficienza e lo abbiamo potuto fare perche’ chi lavora all’Irfis sente in maniera forte l’impegno di dover stare al fianco delle imprese”.