Al Teatro Nike di Giardini Naxos (ME) va in scena Roda, con Eleonora Bordonaro e i Giudei di San Fratello
Redazione
giovedì 28 Agosto 2025
Il 30 agosto il Parco archeologico Naxos Taormina si riaccende per il decimo appuntamento. In scena Roda, Eleonora Bordonaro con i Giudei di San Fratello.
Uno spettacolo che è rito, festa, esplosione di suoni e colori. La voce intensa di Eleonora Bordonaro incontra le trombe e l’energia ancestrale dei Giudei di San Fratello, tra fede, leggenda e tradizione popolare. Un viaggio dentro la memoria e l’identità siciliana e le pulsazioni del presente.
Un concerto che diventa un rito collettivo, teatro vivente, danza di voci e strumenti.
Il tutto con uno sfondo del Parco archeologico Naxos Taormina, che ha la direzione di Orazio Micali e la direzione artistica di Simona Celi.
Di cosa si tratta?
Roda, cioè lei, è una cantante appassionata di sperimentazioni tra storia e futuro. Roi, cioè loro, sono i disturbatori, i trombettieri irriverenti, gli allegri, irridenti, acrobatici dileggiatori, suonatori ebbri di entusiasmo.
Eleonora Bordonaro incontra i Giudei di San Fratello in un repertorio originale, in gallo italico, dedicato ai misteriosi personaggi dei riti della Pasqua di San Fratello, in provincia di Messina.
Nel percorso di ricerca delle peculiarità musicali dell’isola, la cantautrice siciliana incontra, in un repertorio originale, i Giudei di San Fratello che, nel variegato mondo delle tradizioni siciliane, sono un unicum di musicisti-figuranti-acrobati che animano la Settimana Santa a San Fratello.
Ci si meraviglia dell’arcano dialetto gallo italico sanfratellano, si balla al suono di marranzani, percussioni ed elettronica. Roda è un live intimo ed esplosivo in cui la teatralità delle lingue si scioglie nell’intreccio ritmico del marranzano, lo scacciapensieri siciliano. È un racconto assolato intriso di femminilità e fierezza, un concerto sensuale ed energico, teatrale nei contenuti e leggero per attitudine. World music di transizione, vocalità arcana e cabaret sciamanico in cui si canta una terra e una festa unica. Si canta in siciliano e nel Lombardo di Sicilia cioè il galloitalico di San Fratello, un borgo di antica colonizzazione normanna, in cui si mescolano a partire dal Medioevo popolazioni delle regioni del Nord Italia, Monferrato e Liguria.
Assolutamente incomprensibile per i non nativi, è ancora oggi intatto e quotidianamente utilizzato in paese da tutte le generazioni. Un concerto in bilico tra festa popolare, dancehall, saggio antropologico, raduno rock, fumetto e visione mistica.
Elonora Bordonaro. Cantautrice e interprete siciliana, si occupa di musica world reinterpretando canti di tradizione orale, dalla poesia popolare a quella dei cantastorie, dal repertorio contadino a quello sacro, con particolare attenzione al racconto del mondo femminile. Autrice di Roda (2024), Moviti ferma (finalista Targhe Tenco 2020) e Cuttuni e lamé. Trame streuse di una canta storie, (2017), con la produzione artistica di Puccio Castrogiovanni. Si interessa alla riscoperta del prezioso patrimonio poetico nel galloitalico di San Fratello, Messina, anche detto Lombardo di Sicilia, fusione di dialetti del Nord Italia, di formazione medievale. Nel marzo 2023 si è esibita al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della Cerimonia per la Giornata Internazionale della Donna, in diretta televisiva e radiofonica su Rai1. Dal 2008 è cantante solista dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, diretta da Ambrogio Sparagna. Nominata Cavaliere al Merito della Repubblica, per le sue composizioni in siciliano e la ricerca sul galloitalico ha vinto la sezione musica del premio Salva la tua lingua locale promosso dall’Unione delle Pro Loco d’Italia. Nel percorso di esplorazione delle isole linguistiche ancora vive in Sicilia, ha preso parte al progetto Skanderband, che indaga il repertorio arbëreshë. Nel 2013 ha inciso La Custodia del Fuoco con il Majarìa Trio, in cui si rielaborano i testi delle raccolte ottocentesche dei demologi Lionardo Vigo, Salomone Marino e Giuseppe Pitrè in chiave etno jazz. Con il PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble, ha preso parte alle opere contemporanee I was looking at the ceiling and then I saw the sky di John Adam all’Auditorium Parco della Musica e al Satyricon di Bruno Maderna per il Festival Pucciniano 2022. Ha fondato la Casa Museo del Cantastorie di Paternò, centro di creazione dell’arte della narrazione, producendo L’Orlando Innamorato per la regia di Mimmo Cuticchio al termine di un semestre di formazione per attori, musicisti, videomaker e scenotecnici. Ha cantato le colonne sonore di film per il cinema, documentari e video d’arte tra cui Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek e Romanzo criminale di Stefano Sollima.
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