Il Dipartimento Acqua e Rifiuti della Regione Siciliana, ha aggiornato al giorno 1 settembre 2021 il tavolo tecnico riguardante la situazione di sofferenza dell’Alcantara.
“Grazie a questo importante impegno dell’Ente Regionale si vogliono comprendere le criticità del momento e porre in essere ogni atto utile per la soluzione del problema”, ha evidenziato il presidente del Parco Fluviale dell’Alcantara, Renato Fichera, che ha posto all’attenzione di tutti gli enti preposti la questione sulla siccità in atto e sta andando in pressing affinchè si accertino gli aspetti concernenti la natura dei fattori di difficoltà inerenti il deflusso idrico.
“I problemi – evidenzia il dirigente generale dell’assessorato all’Energia e Servizi di Pubblica Utilità in una nota – riguardano sostanzialmente: 1) L’entità e il controllo delle portate emunte dai pozzi eseguiti nel bacino idrogeologico Etna Nord, la cui istruttoria per il rilascio della concessione di derivazione è ancora in corso; 2) la legittimità delle derivazioni che sottendono le centrali Enel Green Power Italia di Alcantara 1 e 2 nel periodo irriguo, tra i mesi di Maggio e ottobre, le cui portate istantanee presunte nel complesso sono di 175 l/s ed i volumi complessivi derivati presunti sono 2.766.960 m3; 3) la legittimità delle derivazioni delle utenze Agricole Consortili (Piana di Mojo Alcantara), utenze agrarie consortili e utenze rete esterna che ammontano complessivamente a 67 l/s derivate dal campo pozzi Mojo (Mojo Alcantara, Messina) e dalla Galleria drenante Gurno, San Bartolomeo e Gottanera (Castiglione di Sicilia, Catania); 4) l’entità della riduzione delle portate e le motivazioni su cui fondare la riduzione delle portate emunte dai pozzi di cui al n.1 che precede; 5) procedure per l’identificazione dei soggetti ritenuti presunti “abusivi” 6) monitoraggio degli effetti dei provvedimenti assunti. Al fine di dare corso alle iniziative più appropriate concertandone lo svolgimento con gli altri Soggetti coinvolti, è convocato un tavolo per il giorno 01/09/2021, alle ore 11:00. Considerate le limitazioni imposte dalla situazione sanitaria attuale, il tavolo si svolgerà telematicamente”.
Il presidente del Parco Fluviale dell’Alcantara, Renato Fichera, si è mosso di recente comunicando la volontà di attivare “le procedure di richiesta per la costituzione di un tavolo di studio e lavoro del problema di siccità che affligge l’Alcantara”, ed in precedenza aveva sollecitato i comuni della zona a ridurre la portata dei prelievi dal fiume.
“Ritengo sia soltanto l’inizio di un nuovo percorso che alla fine dovrà dare risposte certe a tutte le domande, non ultimo la verifica dei cosiddetti prelievi in sanatoria per carenza di valutazione e concessione da parte di qualche ente di Messina e Catania – ha rimarcato Fichera -. In pratica sino ad oggi, chiunque – sia esso privato o no – con la semplice presentazione dell’istanza e il pagamento del canone trascorsi i trenta giorni poteva effettuare il prelievo per il quantitativo richiesto in attesa che l’Ente preposto gli rilasciasse la concessione. Concessioni mai rilasciate perché era più comodo per tutti. A questo basterebbe aggiungere che i prelievi di cui alle concessioni in sanatoria non sono monitorate, né tantomeno alle fonti di prelievo, specie dei Consorzi, sono installati i misuratori. Ciò significa che presumibilmente, su una richiesta e un pagamento canone di 20 litri/secondo, vi è il rischio che alzando la “zappetta” è possibile acquisirne anche centinaia di litri/secondo senza che qualcuno verifichi”.
Fichera ha auspicato perciò “controlli più stringenti da parte degli enti preposti”. “Tale compito, sino ad oggi e per quanto possibile per carenza della necessaria documentazione concessoria e di personale viene faticosamente fatto dal Parco”.
“Tuttavia – conclude il presidente del Parco – ritengo che, completati gli opportuni accertamenti e realizzata la mappa dei prelievi, molte cose cambieranno a beneficio del fiume perché ognuno per le proprie competenze dovrà risponderne”.