«La scuola di Alicudi, nell’isola più piccola delle Eolie, è sprovvista di aule, insegnanti e possibilità didattiche. I tre ragazzini che frequentano “l’istituto scolastico più piccolo d’Europa” rischiano così di non vedere riconosciuto il loro diritto allo studio. Una situazione a nostro avviso urgente, attuale e straordinaria a cui il Governo deve porre immediata risoluzione». Lo afferma Francesco D’Uva, portavoce del Movimento 5 Stelle.
I grillini hanno presentato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli affinché venga garantito il diritto allo studio sull’isola di Alicudi, oggetto di preoccupazioni, già dalle scorse settimane per via della mancanza di insegnanti. L’interrogazione indirizzata al Ministro è stata presentata dal capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Istruzione, on. Giulia Di Benedetto e cofirmata anche dall’on. Alessio Villarosa.
I pentastellati intendono accendere i riflettori sulla necessità di risolvere le emergenze scolastiche in atto nelle Eolie evidenziando come, in sostanza, ad Alicudi gli stessi disagi che riguardano pure Filicudi e Lipari. Le isole nei mesi dell’anno scolastico sembrano, insomma, scollegate sul piano logistico da tutto quello che andrebbe garantito alle gente e alle strutture di quei territori. Per questo il 27 ottobre scorso si è registrata una protesta pubblica sulla questione. Allo stesso tempo gli insegnanti nativi delle isole e costretti a spostarsi nelle regioni del Nord Italia, circa 10 per l’esattezza, vorrebbero rientrare e sarebbe una soluzione più comoda per loro ma anche per porre rimedio a chi viene chiamato ad insegnare nelle isole ma, a sua volta, non risiede lì e proviene da altri territori e per questo spesso rifiuta la destinazione per la difficoltà di raggiungere le Eolie. Paradossi all’italiana, verrebbe da dire, misfatti della riforma della scuola dove tante cose evidentemente vanno riviste.
“Come Movimento – continua D’Uva – avevamo sollevato il problema anche in Commissione Europea attraverso il parlamentare UE Ignazio Corrao. Riteniamo, infatti, che il diritto allo studio debba essere garantito a prescindere da tutto e che questa sia una priorità per il Governo. Nel contempo auspichiamo l’intervento del Garante per l’Infanzia della Regione Siciliana affinché faccia sentire la sua voce”.