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I dati

Allarme diossina a Palermo, dato 35 volte oltre la norma

sabato 5 Agosto 2023

E’ di 35 volte superiore ai valori massimi consentiti la presenza di diossina nell’aria in alcune zone di di Palermo, dopo l’incendio divampato lo scorso 24 luglio nella discarica di Bellolampo.

Il dato è contenuto nell’ultimo rapporto dell‘Arpa Sicilia che ha eseguito i nuovi esami di campionamento dell’ambiente. In via Inserra il primo dato registrato il 24 luglio era di 939 grammi per metro cubo. Dopo i 300 scatta l’allarme.

Adesso quello del 25 luglio nei pressi di Villa delle Ginestre in via Castellana, nel quartiere Borgo Nuovo, sale a 3.531 grammi per metro cubo. La durata del campionamento è stata di 48 ore.

In una seconda zona di Palermo interessata dall’allarme diossina, in via Costantino, alla periferia nord occidentale della città, il valore è invece pressoché nella norma: 116 per metro cubo. “I risultati ottenuti indicano nel sito di via Costantino 28 una riduzione della concentrazione di diossine in aria dal 25 al 26 luglio, mentre nel campione prelevato a Villa delle Ginestre dal 25 al 27 luglio la formazione di diossine e furani e la loro presenza in aria ambiente – si legge nella relazione della direttrice ad interim dell’agenzia Vittoria Giudice La differenza nelle concentrazioni determinate nei due punti di prelievo sembra coerente con le condizioni del vento. Le giornate del 24 e 25 luglio sono state infatti caratterizzate da venti provenienti soprattutto dai settori occidentali, in particolare il 24 luglio dalle ore serali e fino a mezzanotte circa il vento proveniva soprattutto dal sud ovest, il 25 luglio la direzione del vento è stata variabile spostandosi dal quadrante nord occidentale al quadrante sud occidentale. Dalla giornata del 26 luglio e fino alle 9 del 28 luglio, il vento proveniva prevalentemente da nord nord ovest. Condizione quest’ultima che può avere favorito lo spostamento delle masse d’aria dalla sorgente emissiva di Bellolampo verso il sito di campionamento di Villa delle Ginestre“.

Il 30 luglio scorso, dopo i primi risultati delle analisi, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha emesso un’ordinanza con la quale dispone per 15 giorni di lavare bene la frutta e mangiarla senza buccia, non assumere carne, latticini e uova, evitare mangimi e foraggi in un’area di 4 km dove l’Arpa ha riscontrato la presenza di diossina prodotta dall’incendio nella discarica di Bellolampo.

Le condizioni climatiche di queste ore con la pioggia e con un abbassamento delle temperature stanno aiutando molto nel superare l’emergenza. Certo sarebbe importante sapere qual è il dato di oggi. Sappiamo che però ci vogliono giorni per conoscere i nuovi valori. Quello che è importante in questa fase è il monitoraggio che deve proseguire non solo nell’aria e nel suolo, ma anche nella filiera alimentare. Il dato di 3.531 femtogrammi di sostanze tossiche per metro cubo. in sé non indica un pericolo. Bisogna vedere quanto tempo si è stati esposti alla diossina. Per essere pericolosa deve avvenire per giorni e in quantità elevate“. Lo dice Marcello Ciaccio preside della facoltà di Medicina dell’Università di Palermo commentando i dati forniti dall’Arpa Sicilia sulla diossina presente nei quartieri dove sono stati eseguiti i monitoraggi dopo l’incendio nella discarica di Bellolampo a Palermo lo scorso 24 luglio. “Dove ci fossero sistemi di aereazione centralizzati vicini ai luoghi dove si è registrata l’alta concentrazione di diossina prevedere un ciclo di purificazione dei sistemi di climatizzazione può essere utile – aggiunge – Negli uffici dove si sta per parecchie ore se c’è un sistema di climatizzazione nella zona dove è stato eseguito il monitoraggio, la purificazione del sistema può essere una manovra preventiva utile“.

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