All’Ars si spiana la strada verso la nuova rete ospedaliera.
Attesa da tempo e in discussione ormai da mesi, la VI Commissione Salute, presieduta da Pippo Laccoto, è tornata a riunirsi per trovare la quadra sul progetto volto a riorganizzare il sistema sanitario siciliano. L’audizione svolta oggi tra le mura di Palazzo dei Normanni è stata così propedeutica per delineare le fisionomie e i lineamenti della rete ospedaliera. A tracciarli è stata l’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni, che con il dirigente generale del dipartimento regionale della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, ha preso parte oggi alla seduta.
La nuova rete ospedaliera è un cantiere a cielo aperto. Un processo che coinvolge e racchiude le aziende sanitarie e gli enti locali, con l’obiettivo di creare un sistema sanitario più efficiente, capace di rispondere alle esigenze della popolazione siciliana. Tra i punti maggiormente attenzionati l’emergenza-urgenza e il potenziamento delle strutture esistenti. Il piano prevede inoltre l’integrazione tra ospedali, presidi territoriali e servizi di emergenza, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la qualità dell’assistenza.
A che punto è la nuova rete ospedaliera?
L’esponente della giunta Schifani ha spiegato ai microfoni de ilSicilia.it come la nuova reta ospedaliera stia assumendo una propria “forma che abbiamo elaborato attraverso i lavori già compiuti dalla commissione tecnica, che a suo tempo è stata insediata dalla precedente assessore sul tema, e dalle indicazioni fornite dalle direzioni generali delle aziende sanitarie della Regione. Abbiamo dovuto ripercorrere tutte le linee in funzione di quello che è il soddisfacimento di una domanda sanitaria che speriamo trovi sempre più spazio all’interno della nostra Regione. Vorremmo evitare che il cittadino si rivolga ad altre Regioni, ma soprattutto dobbiamo garantire una capillarità della nostra organizzazione che ci consenta, quando saranno attive tutte le case di comunità e tutti gli ospedali di comunità, di poter contare su centri ospedalieri capaci di prendere in carico il cittadino, senza allontanarlo dal proprio territorio“.
Faraoni ha aggiunto che quando “la nuova rete ospedaliera andrà in porto e verrà adottata come è stata pensata, offrirà tutta una serie di servizi. Basti pesare alle terapie oncologiche che devono essere decentralizzate per consentire al cittadino di potersi sottoporre a queste cure senza fare lunghi percorsi, o anche all’oculistica“.
Attenzione anche al Pnrr
Altro tema caldo in Sicilia è quello dei fondi legati al Pnrr. “Stiamo lavorando – ha dichiarato l’assessore – è un percorso molto sfidante, siamo sempre molto attenti. Stiamo inseguendo tutte le operazioni e i tempi sono molto ristretti, ma tutti gli interventi che abbiamo programmato sono in questo momento nel governo delle aziende sanitarie provinciali e delle aziende sanitarie ospedaliere. Siamo fermamente improntati e impegnati per raggiungere gli obiettivi che ci sono stati assegnati dall’Europa“.