Le piogge torrenziali che hanno interessato ieri la città di Palermo hanno creato danni non solo alla viabilità e a centinaia di auto, ma anche e soprattutto a palazzi ed attività commerciali.
A denunciare la situazione di disagio di molti negozi e punti vendita è la Confapi, per bocca della propria presidente Dhebora Mirabelli.
“Ieri, come abbiamo vissuto, visto e letto sui giornali, la città è stata messa in ginocchio dalla prima alluvione estiva, con lei i cittadini che oggi fanno fatica ad accettare anche i morti e i feriti dovuti agli eventi atmosferici. Non abbiamo fatto in tempo a ritenerci fortunati rispetto i nostri amici del Nord per il contenimento dell’emergenza sanitaria Covid-19 che piangiamo oggi morti e ulteriori danni economici a diverse attività a causa di scarsissima amministrazione ordinaria e l’assente manutenzione delle strade e del sistema fognario“.
“Ricevo video di imprenditori palermitani alle prese con gli ingenti danni da allagamento da ieri pomeriggio e con loro ragiono su soluzioni e interventi al fine di evitare che prevalga sconforto e disperazione per l’ennesima prova di coraggio che ci viene richiesta – sottolinea la Mirabelli -. Fatto ciò, non posso tacere e nascondere la rabbia per l’accaduto evitabile con l’ordinaria diligenza del buon padre di famiglia. Molti associati mi riferiscono a voce alta che il tombino si è trasformato in una tomba!”
“L’acqua usciva anche e soprattutto dalle caditoie intasate. Il problema è il cattivo stato del sistema fognario della città di Palermo: una piaga da oltre un decennio“.
“Richiedo e rivendico una presa di responsabilità da parte dell’amministrazione locale sui fatti gravi accaduti che sommati alla crisi che ci sta colpendo da mesi diventano negligenze gravi e inaccettabili. I governatori locali devono iniziare a trattare la città come la loro impresa se vogliono garantire il futuro ai loro figli in Sicilia. Siamo stanchi dell’ipocrisia e degli annunci sulla bella e florida nostra Regione fatti da chi dimostra ogni giorno di boicottare la sua ripresa e rinascita“.
“Confapi Sicilia ancora una volta, anche su questo tema, si rende disponibile al confronto e al dialogo per migliorare le cose e scongiurare altri eventi simili a danno del tessuto economico e imprenditoriale siciliano. I nostri diligenti imprenditori sono disposti ad affiancare gli amministratori per condividere soluzioni”.