Almaviva Contact e sindacati hanno raggiunto l’accordo sull’immediato futuro del polo di Palermo, ma la strada per garantire occupazione e stabilità ai lavoratori resta in salita. Si è svolto nella sede di Sicindustria l’incontro tra Almaviva Contact e i rappresentanti dei lavoratori per proseguire il confronto avviato il 31 ottobre scorso al Ministero del Lavoro.
Le parti, dopo un lungo e acceso confronto, hanno sottoscritto un verbale di incontro che definisce un percorso finalizzato a garantire stabilità occupazionale e sostenibilità economica per il sito di Palermo e definire i prossimi passi da compiere nei mesi a venire. Sull’accordo pende la spada di Damocle della scadenza della cassa integrazione, il 31 Marzo prossimo.
Da parte loro, i sindacati si sono impegnati ad attivarsi sin da subito per chiedere un tavolo al governo regionale, finalizzato all’implementazione di tutti gli strumenti utili alla formazione e riqualificazione del personale.
“È indispensabile che già dal primo incontro al Mise fissato per oggi tra Governo e committenti emergano importanti misure strutturali per il rispetto delle tabelle ministeriali sul costo del lavoro, rispetto dei contratti e delle clausole sociali, reshoring dei volumi utili al mantenimento dei livelli occupazionali e regole trasparenti per l’intero settore“, si legge nella nota sottoscritta dai sindacati.
Sulla base dello scenario dei volumi attuali e in prospettiva dei vari clienti si prefigura il ricorso all’ammortizzatore sociale con percentuali di riduzione differenti per commessa ed in particolare 55% massimo a consuntivo su Wind e Sky e al 35% massimo a consuntivo su tutte le altre attività, compresi gli staff trasversali. Prima della sottoscrizione dell’accordo le parti si incontreranno in sede istituzionale per una verifica puntuale dei volumi al fine di poter valutare una riduzione degli ammortizzatori sociali ad oggi ipotizzati.
L’azienda ha raccolto le proposte sindacali di riattivare il percorso di riqualificazione per quel che riguarda la information technology, di prevedere misure di integrazione salariale per mitigare gli effetti dell’ammortizzatore e di garanzia del cosiddetto Bonus Renzi.
“Imprescindibile è un’autonoma assunzione di responsabilità sociale da parte delle aziende committenti, sempre a tutela dell’occupazione sul territorio nazionale – si legge ancora nella nota dei sindacati – Se non prevarrà la responsabilità sociale di tutti gli attori nel mettere in equilibrio volumi, tariffe e mantenimento dei livelli occupazionali il presente percorso relazionale sarà del tutto vanificato nella sua efficacia e le organizzazioni sindacali denunceranno con ogni mezzo il mancato impegno per il raggiungimento degli obiettivi fondamentali e strutturali“.
“Una strada in salita e piena di ostacoli – dichiara Giuseppe Tumminia, segretario regionale Uilcom – l’intesa raggiunta nel pieno della notte mette a riparo solo dai licenziamenti nell’immediato, ma senza un atto di responsabilità tempestivo dei maggiori committenti nel rientrare i volumi in Italia resta soltanto una razionale agonia. La parola passa al Governo chiamato a garantire la sostenibilità sociale del settore attraverso una trasparente regolamentazione tra volumi, tariffe e occupazione, in assenza della quale l’intesa raggiunta è solo il preludio di una tragica sinfonia“.
“L’accordo fra azienda e sindacati di Almaviva sulla Cassa integrazione è un ulteriore piccolo passo avanti per dare tranquillità alle famiglie dei lavoratori. Non è però ancora quella soluzione definitiva alla crisi, che è legata ad interventi strutturali che rilancino il lavoro produttivo di Almaviva e del settore dei Call centre a Palermo“. Lo dichiarano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessora Giovanna Marano.