Il destino dei lavoratori Almaviva Contact si sta giocando fra Roma e Palermo. Si è conclusa questa mattina nella Capitale la riunione dedicata al futuro dei 389 dipendenti dei call center siciliani, rimasti intrappolati da oltre tre anni in un vortice fatto di ammortizzatori sociali. Coperture rinnovate in extremis lo scorso 30 dicembre e la cui scadenza è al momento fissata per il 31 luglio. Dopodichè, c’è l’ignoto. Un’incertezza su cui i rappresentanti del Governo Regionale si sono confrontati insieme ai sindacati, ai rappresentanti del governo nazionale e alla governance dell’azienda. A capitanare la delegazione di Palazzo d’Orleans, nel tavolo tecnico aperto al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, c’era l’assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamajo.
Chiesa proroga degli ammortizzatori sociali
Un momento di confronto nel quale la Regione ha chiesto un’ulteriore proroga degli ammortizzatori sociali, in attesa che si completi l’iter di due commesse su cui l’esecutivo regionale sta operando. La prima interesserebbe alcuni servizi di innovazione tecnologica. L’altra, quella in stato più avanzato, riguarda il ricollocamento dei lavoratori Almaviva Contact nella gestione del servizio 116-117, ovvero il numero unico europeo per l’assistenza medica non urgente. Servizio che dovrebbe coordinare in futuro l’attività dell’ospedale Civico di Palermo e dell’ospedale Cannizzaro di Catania.
Nuovo incontro il 28 luglio

Un tavolo ministeriale dal quale è filtrato ottimismo, ma nessuna notizia ufficiale. Per aggiornamenti concreti bisognerà attendere un’ulteriore riunione al momento in programma martedì 28 luglio a Roma. “Oggi abbiamo ribadito con chiarezza all’azienda che è necessario un atto di responsabilità: va concessa immediatamente una proroga della cassa integrazione” – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamajo, il quale ha aggiunto: “Dietro ogni badge, ogni turno e ogni voce al telefono ci sono persone, storie, sacrifici. La Sicilia non può permettersi di perdere altri posti di lavoro. La proroga degli ammortizzatori sociali è una misura minima di tutela, in attesa della soluzione più strutturata che, insieme all’assessorato alla Salute, stiamo sviluppando con l’obiettivo di riconvertire e valorizzare le competenze di questi lavoratori all’interno del servizio sanitario 116/117, il numero unico per l’assistenza medica non urgente“.
Pochi giorni fa lo sciopero dei lavoratori
Qualche giorno fa, esattamente martedì 17 luglio, una delegazione di dipendenti Almaviva Contact aveva protestato sotto la presidenza della Regione, a Palermo, per riaccendere i riflettori sulla propria condizione. I rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, in quell’occasione, avevano espresso tutta la loro preoccupazione sulla mancanza di rassicurazione per il futuro dei 389 precari siciliani, in particolare sul fronte degli ammortizzatori sociali.