Stavolta non è Lercio, ma quanto realmente accaduto a Reggio Calabria, nella scuola primaria “Telesio”, dove un bel giorno si è presentato un esorcista, su invito della preside Marisa Guglielmina Maisano.
Ufficialmente, un incontro informativo sul Demonio, ma in realtà, sostengono gli insegnanti, più che una conferenza quella di don Piero Catalano (collaboratore di Padre Amorth) sarebbe stata una vera lezione su esorcismi e sui pericoli e le tentazioni di Lucifero. A raccontare la vicenda, il Corriere della Sera, che ha ricostruito questa storia che ha dell’inverosimile, all’origine della quale vi sarebbe un gioco, il Charlie Challenge, che fra i bambini di quella scuola sarebbe stato particolarmente di moda, non passando inosservato allo sguardo attento di un paio di maestre.
Durante il gioco, a cui si partecipa mettendosi a cerchio, viene invocato il fantasma di Charlie (un bimbo suicidatosi a 10 anni) e gli si pongono alcune domande. Quindi, su un foglio di carta si scrive da un lato “Sì” e dall’altro “No” e a quel punto la matita risponde ai quesiti spostandosi verso una delle due risposte.
Un gioco “pericoloso” secondo la preside, al punto che la docente si è rivolta al sacerdote per “un incontro informativo e di prevenzione sui rischi della rete e delle nuove tecnologie”, scrive sempre il Corriere, che si sarebbe trasformato in una requisitoria contro il satanismo, la magia e i pericoli dietro ai quali si annida il demonio, sempre pronto e in agguato.
«Non è un gioco, Charlie è Satana – ha affermato Don Catalano al Corriere – e in questo modo si impossessa di questi ragazzi. Il problema non riguarda solo la scuola Telesio ma tantissime scuole di Reggio Calabria e oserei dire di tutta Italia. Abbiamo portato la nostra esperienza di esorcisti e indicato il percorso di liberazione che necessita di preghiere, confessione dei peccati e vicinanza a Dio».
Insomma, attenti al Diavolo!