Amat accelera sulle nuovi assunzioni. La commissione di merito incaricata dall’azienda ha completato le prove orali dei candidati partecipanti al concorso per assumere 10 nuovi meccanici. L’officina di via Roccazzo è uno dei settori maggiormente colpiti dalla carenza di personale che ha attanagliato la società Partecipata guidata dal presidente Giuseppe Mistretta. Una falange dell’Amministrazione che si sta preparando, dopo tanta attesa, a presentare ufficialmente alla Giunta il nuovo piano industriale. Un ok di massima è già arrivato da Palazzo delle Aquile. Ma la società ha preferito fare un ulteriore approfondimento con i propri uffici sul fronte della contabilità. Dopodiché, il testo verrà rinviato al Comune di Palermo per l’approvazione definitiva. I tempi non dovrebbero essere lunghi. Ciò anche per consentire al Consiglio Comunale di lavorare con serenità al contratto di servizio, ovvero quello che sarà il vero cuore pulsante di Amat.
Amat accelera sulle assunzioni
Sul fronte delle assunzioni, Amat sta lavorando al potenziamento dell’officina di via Roccazzo. Dopo la conclusione dei contratti dei 37 ex lavoratori interinali avvenuta a fine marzo, la struttura che si occupa di riparare gli autobus guasti è rimasta scoperta. Per mesi, la flotta dei mezzi dell’azienda di trasporto pubblico locale è stata falcidiata da carenze, soprattutto nelle linee periferiche. Un’emergenza che la società ha parzialmente compensato, spostando alcuni dipendenti con le competenze specifiche dalla guida dei mezzi verso l’officina. Più volte, dicono fonti sindacali, gli autisti hanno palesato lamentele sullo stato dei mezzi. Oggi però arriva una svolta importante. La commissione di merito incaricata da Amat ha completato le prove orali dei candidati al concorso per assumere 10 nuovi meccanici. Contratti che, secondo previsioni di bando, saranno tutti a tempo indeterminato.
Dopo la pubblicazione della graduatoria, avvenuta a fine luglio, per l’assunzione di 23 nuovi apprendisti, Amat si muove quindi per potenziare ulteriormente i propri ranghi. Chiaramente, la procedura non è completa. Bisognerà valutare la posizione di ogni singolo candidato per arrivare infine alla graduatoria di merito. Dopodiché, si potrà procedere alle assunzioni. Un fascicolo sul quale ci potrebbero essere novità anche per l’ingresso di nuovi autisti. Un’eventualità di cui si era parlato in azienda, anche alla luce delle voci che parlano di un potenziamento delle linee più periferiche che collegheranno Palermo alla Provincia. Ma quest’ultima operazione passa, inevitabilmente, dall’approvazione del piano industriale.
A che punto è il piano industriale?
Già, il piano industriale. Un documento atteso ormai da diversi mesi. Era gennaio quando l’assessore alla Mobilità Sostenibile Maurizio Carta aveva pubblicato una foto della prima pagina dell’atto. Da lì in poi sono stati mesi di lavoro intenso. Il programma ormai è al capolinea. Il testo è già stato visionato dall’Amministrazione, in uno dei vertici periodici che si è tenuto a metà novembre a Palazzo Palagonia. Dagli uffici di Amat stanno procedendo a controllare le ultime coperture economiche. Dopodichè, il testo sarà re-inviato a Palazzo delle Aquile per la definitiva approvazione in Giunta.
L’attesa per il contratto di servizio
Un piano che pone l’accento sugli investimenti che interesseranno l’azienda nei prossimi tre anni e che rappresenta la chiave di volta per sbloccare una questione assai cara ai lavoratori della società Partecipata, ovvero il redigendo contratto di servizio. L’atto dovrà essere approvato in Consiglio Comunale entro il 31 dicembre. Certamente non ci saranno variazioni quantitative del corrispettivo versato nelle casse di Amat, visto che il Comune di Palermo è al momento soggetto alle stringenti regole imposte dal piano di riequilibrio. Pur tuttavia, i lavoratori di Amat attendono notizie su alcune delle questioni protagoniste delle ultime mobilitazioni dei sindacati, come i cosiddetti accordi di secondo livello. Diritti dei lavoratori che fanno riferimento a benefit quali buoni pasto, riconoscimenti di bonus e straordinari. Inoltre, sullo sfondo, balla la stabilizzazione di alcuni precari storici, soprattutto del settore relativo agli ausiliari del traffico. Tutto rimarrà comunque in sospeso. Almeno in attesa che arrivi il “si” al prossimo piano industriale.