“Oggi, mentre tutti parlano di Elezioni Regionali, di future alleanze per le nazionali, nessuno parla più della città di Catania. Ecco il perché ho deciso di scendere in campo “UN ANNO PRIMA” per non fare l’errore di presentarsi agli elettori solamente pochi mesi prima dal voto“. A dichiararlo Lanfranco Zappalà, attuale Vice Presidente Consiglio Comunale di Catania.
“Siccome dal mio punto di vista, ritengo importante che l’elettore voti in maniera consapevole, sapendo qual è il programma che sta votando e chi, questo programma intende portarlo avanti, Io ci voglio mettere la faccia da subito, elaborando questo progetto seriamente con la città, in modo tale che possa essere ben conosciuto e condiviso da tutti. Mi propongo di iniziare già con un anno d’anticipo, in maniera d’avere modo di incontrare la gente, girare i quartieri, discutere e mettere a fuoco con loro i problemi reali per affrontarli con serietà e competenza“.
“Catania – ha aggiunto – ha perso la sua entità di Città, non la si riconosce più, è stata calpestata, umiliata, derisa. Avvierò una “campagna di ascolto” dove ognuno possa sentirsi partecipe e protagonista di questo ambizioso progetto per Catania 2023, affinché la prossima Amministrazione, non possa dirsi frutto di una sola persona, o di un ristretto gruppo di amici, ma il lavoro di un’intera comunità che vuole riappropriarsi della propria storia e decidere il meglio per il proprio futuro. Lo so, è un progetto ambizioso e coraggioso ma ci vuole coraggio se si vogliono affrontare delle sfide che possano portare al successo, ci vuole coraggio e determinazione ma soprattutto la voglia e la tenacia per condurle sino in fondo. Sono sicuro che tutto ciò, soprattutto con l’aiuto di quanti vorranno appoggiarmi e sostenermi, sia un obiettivo raggiungibile. Sono convinto che bisogni riportare la gente alla Politica a quella vera però, quella con la P maiuscola e per farlo bisogna che la gente si senta vicina ad essa, possa parlare con essa e trovare quantomeno ascolto alle sue istanze“.
“Purtroppo proprio la distanza tra le istituzioni e i cittadini ha portato quest’ultimi a disaffezionarsi dalla politica, allontanati dal loro diritto di espressione e rendendoli indifferenti nei confronti di chi li deve rappresentare. Io ho iniziato giovanissimo, ad appena 16 anni ad interessarmi alla vita politica della nostra Catania e da allora, sempre fedele ai miei principi e ai miei ideali, per tanti lunghi anni ho continuato a battermi sempre per far sì che questa Città fosse potuta diventare sempre migliore. Purtroppo, per una gestione evidentemente poco attenta, la città è piombata nel totale degrado e la cittadinanza, incolpevole si trova oggi costretta a condividere e a coabitare, quasi assuefatta e rassegnata a questo stato di cose. Una Città che si poteva tranquillamente porre al pari delle migliori realtà nazionali. Catania non era e non può essere più la cenerentola della situazione, molti problemi è vero, sono rimasti e altri di nuovi ne sono nati, molto rimane ancora da fare ma con una politica di condivisione, di attenta valutazione e di fattiva volontà di cambiamento, penso che si possa essere ancora in tempo affinché gli errori commessi e il tempo perduto si possano recuperare. Sento di avere nuove idee da portare avanti, nuovi obiettivi da condividere con quanti come me hanno a cuore il bene di questa nostra comunità“.
“Sento la voglia di cimentarmi in nuove sfide e misurarmi in nuove battaglie da portare avanti e vincere ma per far questo ho bisogno dell’aiuto di tutti, anche degli amici di altri schieramenti, perché non è il colore politico che fa grande un uomo ma sono le sue idee e quello che nei fatti egli riesce a fare per il bene della cittadinanza. Ecco questo in linea di massima è il mio pensiero – conclude –, costruire insieme ai miei concittadini, un programma di rinascita e sviluppo di questa Città, che ci possa far continuare a sentirci orgogliosamente siciliani ma soprattutto catanesi“.