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Mentre nel PD si spera ancora in un ripensamento di Franco Miceli scende in campo Valentina Chinnici con una partecipata assemblea ai Cantieri Culturali, già nella rosa dei possibili candidati a sindaco di Palermo e sicuramente candidata al consiglio comunale.
In un intervento video Massimo Recalcati ha sottolineato l’amore della Chinnici per le istituzioni, l’amore per la scuola, una vera leadership femminile che sa coltivare le relazioni.
Rosanna Rizzo, una delle promotrici dell’appello per Valentina Sindaco ha insistito sulla necessità di una proiezione in avanti dopo l’esperienza di Orlando.
Una analisi sulle condizioni materiali in cui versa la città è venuta dal Prof. Savagnone con un invito alla cooperazione, alla solidarietà per ricostruire lo spirito di comunità.
Dai rappresentanti delle circoscrizioni Marco Frasca Polara e Roberto Li Muli hanno denunciato le difficoltà che incontrano nel venire incontro ai bisogni dei cittadini per mancanza di poteri e risorse criticando la logica dell’uomo solo al comando.
Sono intervenuti tra gli altri Vanessa Ambrosetti che ha parlato di un progetto di Scuola Aperta e Mary D’Agostino che ha denunciato le carenze della società civile in questi anni auspicando una “concretezza della narrazione” della città.
Per Roberto Zampardi la città è allo stremo e bisognerebbe inserire competenze e nuove figure professionali nella macchina ricordando anche come il futuro sindaco di Palermo sarà anche presidente dell’Area Metropolitana un ente di cui nessuno parla.
Da Nino Rocca è venuta la voce degli “invisibili”, dei senza casa dei disagiati abbandonati a stessi, delle famiglie che vanno per strada, dei giovani prigionieri del disagio sociale, del tunnel della droga in cui entrano che alimenta la mafia e infine la condizione degli immigrati.
In collegamento video anche Gianni Cuperlo, esponente del Pd ha avuti parole di elogio per l’impegno di Valentina Chinnici, ha apprezzato il valore dei movimenti civici che spingono i partiti “ad uscire dall’involucro”.
Infine l’atteso intervento di Valentina Chinnici che ha ricordato che Palermo ha un tessuto sociale profondamente sano che le ha dato energia per questo suo impegno e che i movimenti civici non sono alternativi ai partiti ma servono per pungolarli per battere l’Astensionismo, il vero nemico della Democrazia.
Alla domanda che sui social aveva posto Roberto Alajmo che per fare il sindaco di Palermo ci vuole una persona competente, autorevole e di specchiata figura, Valentina Chinnici, ha ricordato la figura di Elda Pucci e di Alessandra Siracusa, quest’ultima ancora così amata e rimpianta, e che queste caratteristiche si potevano individuarsi nella candidatura di Franco Miceli “la cui rinuncia è stata uno schiaffo ai partiti”.
Dopo avere contestato il concetto di una Palermo “irremedibile” che è un insulto a chi ha dato la vita per questa città ha ricordato il sacrificio di Pio La Torre e di Pier Santi Mattarella citando la sua famosa frase sulla politica con le carte in regola.
Infine ha riproposto la sua candidatura a sindaco e ha insistito sul valore della squadra da affiancare per affrontare questa battaglia per il futuro di Palermo.