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ANAT: “Bus turistici assenti alla gare? Fango sulle nostre aziende”

martedì 5 Gennaio 2021
Antonio Russo, presidente di Anat
Antonio Russo, presidente di Anat

“I bus turistici non partecipano ai bandi per il potenziamento del trasporto urbano? Non è vero, il ministro dice una cosa falsa e così manca di rispetto alla nostra categoria. La verità è che siamo stati tagliati fuori da questa selezione e neanche convocati in Prefettura, esclusi anche dai tavoli tecnici consultivi”. Lo afferma Antonio Russo, presidente dell’ANAT, Associazione Nazionale Autobus Turistici, che così replica al ministro del Trasporti, Paola De Micheli, che ha lamentato la mancata partecipazione dei bus turistici ai bandi per il potenziamento del trasporto pubblico in vista della riaperture delle scuole.

“Sull’affiancamento dei bus turistici al T.P.L. – spiega Russo – il ministro dei Trasporti, De Micheli, ha dichiarato che il “governo ha stanziato 53 milioni di euro ma molte aziende di bus turistici non partecipano alle gare”. Vogliamo ribattere e dissentire rispetto a queste ed altre affermazioni fatte dal ministro De Micheli, la quale con fare spavaldo ed arrogante si è permessa di dire che le aziende dei bus turistici non vogliono affiancare il T.P.L. A nostro avviso il ministro sta cercando di non far pesare sull’opinione pubblica la sua estrema ignoranza in materia di trasporti e precisamente intendiamo chiarire la questione punto per punto. Quanto messo sul piatto dal Governo in termini di sovvenzioni e finanziamenti ancorché erogabili non sono per niente sufficienti a supportare i servizi urbani, di linea e scolastici, se non per un periodo di 30 giorni. I Prefetti non hanno nessuna competenza per organizzare un servizio di trasporto. I Prefetti non hanno consentito alle Associazioni di categoria di partecipare ai tavoli tecnici ai quali erano presenti i concessionari di servizi urbani, extraurbani e le associazioni che rappresentano il T.P.L. di fatto discriminando e sminuendo la nostra competenza per dare soluzioni congrue per sostenere la mobilità dai piccoli Comuni alle grandi Città Metropolitane. Non sono noti i termini ed i bandi per l’affiancamento, il ministro garantisce che non ci sono problemi sui pagamenti, forse i soldi li anticiperà lei? I Comuni sono quasi tutti in dissesto e i concessionari di Linea che dovranno gestire i servizi di eventuale affiancamento non hanno nessun interesse a chiedere il nostro contributo in quanto all’interno delle loro aziende hanno aziende parallele che effettuano servizi di bus turistici”.

“Il ministro ci tranquillizza – continua la nota di ANAT – dicendo che anche se si dovesse superare il limite della capienza oggi fissata al 50% non si incorrerà in nessuna sanzione, ma scusate dove sta la prevenzione contro il contagio da Covid 19? E se si può sforare il limite fissato dalla legge in misura del 50% della capienza totale dei mezzi, perché aumentare i servizi? Per poter distrarre i nostri bus ed utilizzarli in servizio Pubblico occorre una autorizzazione da parte delle Motorizzazioni, la Ministra sostiene che in 48 ore arriveranno le autorizzazioni, a noi risulta che le Motorizzazioni sono allo scuro di tutto. Talune bozze di bandi che abbiamo visionato prevedono che il personale venga contrattualizzato secondo il C.C.N.L degli autoferrotramvieri, ma come si fa se le aziende di bus turistici non hanno neanche il codice Ateco delle Autolinee? Nei bus turistici è presente il cronotachigrafo digitale che registra i tempi di guida e di riposo e le velocità, il ministro ci autorizza a non far usare le schede ai nostri autisti che in sostanza dovrebbero utilizzare la funzione “Guida senza scheda” ma lei forse non sa che nei controlli di Polizia vengono analizzati ben 28 giorni di servizio. In Italia potremmo avere la raccomandazione della ministra ma all’Estero? Le sanzioni previste sono salatissime parliamo di migliaia di Euro per ogni giorno ma cosa ancor più grave è il ritiro della Carta di Circolazione. Oltre il danno la beffa”.

“Potrei continuare e riempire centinaia di pagine – conclude Russo – ma voglio fermarmi qui e concludere dicendo che è inaccettabile il comportamento di un Ministro che vuole buttare fango sulle nostre aziende per proteggersi dalla sua evidente incompetenza e presentarsi nel suo splendido candore davanti alle telecamere ed inoltre ringraziare i Prefetti che non ci hanno voluto nei tavoli tecnici forse perché saremmo stati scomodi”.

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