La Confederazione delle associazioni animaliste siciliane, presieduta da Salvatore Barone, ha inviato una lettera al sindaco di Palermo, e per conoscenza, tra gli altri, ai ministri della Salute e dell’Ambiente, per revocare quello che nella missiva viene definito “un bando frettoloso” che affida decine di cani attualmente ospiti del canile municipale alla Dog’s Town di Caserta (in Ati con la Pets boarding house sas), “L’anno passato – scrivono gli animalisti – finita, insieme con altre strutture, al centro di un’interrogazione al Senato. La convenzione è in imminenza di esecuzione con il trasferimento forzoso dei cani ed è ora di fare definitiva chiarezza su norme e metodologie dei bandi, finora improntate all’emergenza e all’improvvisazione“.
La Confederazione ricorda che “La normativa (l’art. 2 della legge 281 del 1991 e la circolare ministeriale n. 4 e n. 5 del 14 maggio 2001) chiarisce come la finalità della gara di appalto per il ricovero dei cani randagi o per la gestione dei canili sanitari non debba essere rivolta al solo mantenimento in vita degli animali, ma debba prevedere anche la qualità del servizio offerto e tutte le attività dirette all’affidamento e al controllo degli animali; delegittima di fatto tutte quelle gare di appalto basate esclusivamente sul ribasso d’asta. Le convenzioni devono quindi necessariamente prevedere la vicinanza territoriale del canile al comune appaltante, proprio per favorire i controlli, le adozioni e l’assistenza e il controllo veterinario del proprio distretto sanitario“.