“La droga può anche non lasciare tracce, il denaro le lascia sicuramente”, è la frase che Giovanni Falcone amava ripetere a proposito delle indagini sui traffici di stupefacenti, prima di essere ucciso quel 23 maggio ’92 insieme alla moglie Francesca Morvillo ed agli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Già all’epoca il magistrato aveva compreso come la via più breve per arrivare alla mafia fosse quella di seguire la “scia” dei soldi, gli assegni e i documenti finanziari, arrivando a svelare intrecci e scambi di interessi tra mafia, politica ed economia. Le straordinarie intuizioni di Falcone costituiscono ancora oggi una chiave di volta, un ponte tra passato e presente per comprendere natura e strategie della mafia economica, che in maniera esponenziale ha preso possesso dei circuiti economici e imprenditoriali a livello locale e internazionale.
Di questo e di altro si parlerà sabato 20 maggio 2017 alle 17, a Palermo, nell’Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza (via Maqueda, 172) in occasione del 25° anniversario della strage di Capaci: in programma c’è la conferenza “Seguite i soldi, troverete la mafia. Dalle parole di Falcone ad oggi. Cosa è cambiato 25 anni dopo Capaci”.
L’evento è organizzato dall’Associazione culturale Falcone e Borsellino in collaborazione con la Rete Universitaria Mediterranea e ContrariaMente. Interverranno in qualità di relatori Roberto Scarpinato, procuratore generale di Palermo; Sebastiano Ardita, procuratore aggiunto di Messina; Gianni Dragoni, giornalista del Sole 24 Ore, e il direttore di ANTIMAFIADuemila Giorgio Bongiovanni.
Alla conferenza, moderata da Aaron Pettinari, caporedattore di ANTIMAFIADuemila, daranno i loro saluti Brizio Montinaro, fratello di Antonio Montinaro, e Valentina Muratore, portavoce di ContrariaMente. L’ingresso è libero. La conferenza sarà trasmessa in diretta streaming.