“Non dimentichiamo il barbaro omicidio da parte della mafia che costò la vita a Pio La Torre e Rosario Di Salvo“. A ricordare l’allora segretario regionale del P.C.I. e il suo amico e autista Rosario Di salvo è il presidente dell’assemblea di +Europa e candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli che questa mattina, insieme al segretario nazionale di +Europa, si è recato in via Li Muli dove avvenne l’omicidio e oggi è presente la lapide commemorativa.
“La Torre ha pagato con la vita la strenua lotta contro la mafia che, ancora oggi, noi combattiamo e che grazie allo splendido lavoro delle forze dell’ordine viene colpita ogni giorno. Il suo sacrificio non è stato vano, così come non lo è stato quello di tantissime donne e uomini uccisi dalla mano mafiosa – dichiara Ferrandelli -. Oggi nelle scuole si fa antimafia, questo fa comprendere, sin dall’adolescenza, l’importanza della legalità, la legalità per la quale ha lottato Pio La Torre e per la quale lottiamo noi. La mafia non fa più paura”.
“Pio La Torre ha avuto la grande intuizione di proporre quella che oggi conosciamo come la Legge Rognoni-La Torre, che prevede il reato di associazione mafiosa e permette la confisca dei patrimoni di provenienza illecita. Una grande intuizione – ha concluso Ferrandelli – che gli costò la vita e che permette, ancora oggi, di lottare per il cambiamento“.