Giuseppe Antoci, già Responsabile Legalità del PD – vittima di un gravissimo attentato mafioso nel maggio 2016 – appoggerà alla candidatura di Nicola Zingaretti alle primarie del Partito Democratico.
Antoci è stato Presidente del Parco dei Nebrodi dal 2013 al 2018. Per il suo impegno civile e la sua lotta alla mafia Andrea Camilleri lo ha definito “un eroe dei nostri tempi” e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha insignito dell’Onoreficenza di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. Tra i molteplici premi e riconoscimenti nazionali ed Internazionali , il “Financial Times”, nel novembre 2018, dedica alla lotta alla mafia e alla storia di Antoci la prima pagina e la copertina del Magazine allegato.
Antoci, che nelle scorse primarie ha corso in ticket con Michele Emiliano, ufficializza oggi il suo appoggio a Zingaretti motivandolo con la necessità che “La lotta alle mafie deve ritornare ad essere fatta con passione, la stessa che animava Peppino Impastato, e ridiventare parte fondante di una nuova agenda politica che ispirandosi a Pio La Torre e Piersanti Mattarella possa rappresentare un faro e un impegno quotidiano” – dichiara Antoci.
“Abbiamo una Legislazione Antimafia che ci invidiano molti Stati e che, grazie a Magistratura e a Forze dell’Ordine, ha indebolito le mafie; ma può consentire di infliggere ancora duri colpi alle varie associazioni mafiose attraverso un continuo monitoraggio dell’applicazione del Nuovo Codice Antimafia. Dobbiamo attivare una nuova e convincente azione che sia progettuale e costante e che abbia più funzioni: quella repressivo-giudiziaria, quella sociale-culturale, quella economico-finanziaria, e quella Politico-Istituzionale – aggiunge Antoci.
“La lotta alle mafie deve crescere nel vasto campo della tutela dell’ambiente e dello sviluppo agricolo e turistico del territorio, come ho avuto modo di sperimentare durante la mia presidenza al Parco dei Nebrodi, e deve, inoltre, supportare progetti più ampi di salvaguardia della salute pubblica attraverso, per esempio, processi di decarbonizzazione nel settore industriale o di diffusione della dimensione educativa con la scuola a tempo pieno” – continua Antoci.
“Adesso nel Partito Democratico occorre voltare pagina e affidare il timone a chi, come Nicola Zingaretti, può rappresentare un’opportunità importante per rigenerare il PD e la sinistra. Ho anche letto ed apprezzato l’appello rivolto a Zingaretti da autorevoli esponenti della lotta alla mafia e ne condivido il pensiero. Nicola ha dimostrato nella sua proposta politica nel corso degli anni, come dirigente politico e come amministratore, impegno concreto contro le mafie con azioni forti e risultati contro la criminalità organizzata e la corruzione”.
“Abbiamo concordato con Nicola di improntare, insieme alle migliori intelligenze antimafia del Paese, una forte azione di riattivazione di tutti quei circuiti territoriali e associativi che possano rendere la lotta alle mafie non una vicenda riservata ad alcuni, ma un progetto sociale e culturale condiviso e aperto che coinvolga le tante persone per bene che ogni giorno, facendo il loro dovere, fanno della Legalità un’azione quotidiana di promozione dei diritti e di uno sviluppo realmente sostenibile. Ecco, così si torna a Pio La Torre e a Mattarella, proprio così…”, conclude Antoci.