Guarda la video intervista in alto
Gli incontri che non ti aspetti, spesso, sono veicoli di storie uniche e appassionate: è così che abbiamo conosciuto Antonio Ricchiari, palermitano doc tra i massimi esperti bonsaisti in Italia.
La passione per l’arte dei bonsai nasce, come una folgorazione, a metà degli anni ’70 quando Ricchiari comincia a dedicarsi allo studio delle tecniche.
E quando è la passione a governare l’azione i risultati sono eccezionali. Nel 1985 pubblica il Manuale del Bonsai, rieditato recentemente come ci dice nella video intervista.
Da lì a poco seguiranno la Guida al Bonsai e Bonsai la guida più completa, considerato il testo più esauriente fra tutti quelli di settore.
Tra tecnica ed estetica
Dalla tecnica all’estetica il passo è stato breve, sostenuto da decine di altri libri perché il fine ultimo dell’autore è condividere la bellezza di queste “piante privilegiate“.
Come scrisse il maestro bonsaista Kyuzo Murata questo tipo di cura è essenzialmente “amore per gli esseri umani“.
Comprendere i bonsai, ci dice Antonio, è essenzialmente scoprire il significato filosofico e culturale che affonda le sue radici – perdonate il gioco di parole – in due millenni di storia.
“Curare un bonsai è un modo di vivere, non è eccessivo dire che coltivarli ti cambia la vita“.
La cura non si discosta, mai, dall’estetica: “Il bonsai è soprattutto estetica che parte da quella orientale ma che si è adattata a i nostri concetti occidentali. Per i Giapponesi estetica significa anche asimmetria”.
Un esemplare di bonsai realizzato da un maestro comunica molto di più perché un bonsai è come un’opera d’arte: deve trasmettere drammaticità, deve entrare dentro a chi lo guarda.
“La cura del bonsai è un’arte viva: dalla dicotomia iniziale, arte o natura, si è approdati – ci dice Antonio Ricchiari – al binomio indissolubile di ‘arte viva’. E forse non tutti sanno che l’Italia è il secondo, dopo il Giappone, fra i paesi più ferrati sul tema”.
Nell’attesa di pubblicare un altro libro, quasi pronto, Antonio Ricchairi coltiva, da tempo, un desiderio: “Mi piacerebbe organizzare, come è stato possibile in altre regioni d’Italia, qui a Palermo una grande mostra espositiva, di un certo livello culturale, con protagonisti i più bei bonsai“.