Via libera alla riforma dei dirigenti regionali. La I Commissione Affari Istituzionali, presieduta da Ignazio Abbate, indicato anche come relatore del testo, ha dato voto favorevole al disegno di legge, che adesso passerà in II Commissione Bilancio, guidata da Dario Daidone, per individuare la copertura finanziaria.
Sono state confermate le sensazioni positive trapelate nel corso del fine settimana appena concluso. Il ddl era stato infatti calendarizzato per la votazione in Commissione sia per oggi che per la giornata di domani. Dunque, nessun intralcio. Ma chi avrà prevalso alla fine sul grande dilemma della fascia unica o doppia?
Come anticipato (CLICCA QUI) a spuntarla è stata la proposta governativa, in linea anche con i diktat nazionali, e in contrasto con quella che era stata invece avanzata da sindacati e dirigenti uscenti. Si procederà dunque per la fascia unica. Ci sarà però una piccola modifica, con l’introduzione del corso-concorso.
Cosa prevede la norma più nel dettaglio?
La riforma, che interviene a distanza di oltre venti anni dall’ultima legge regionale del 2000, è finalizzata ad allineare l’ordinamento della dirigenza a quella di tutti gli enti del comparto funzioni locali e, al contempo, a eliminare le criticità determinate dal mantenimento della cosiddetta terza fascia dirigenziale, sconosciuta nel panorama nazionale e la cui durata era stata concepita come transitoria.
Un cambio di passo all’interno dell’amministrazione regionale è da valutare sul fronte del reclutamento di nuove risorse umane, per donare nuova linfa al comparto. A oggi, infatti, servirebbero 752 dirigenti, per dare benzina alla macchina amministrativa regionale, che attualmente ne conta soltanto 600.
Il ddl prevede che il ruolo unico della dirigenza, istituito con legge del 2000, sia articolato in aree di competenza, al fine di tener conto delle professionalità tecniche necessarie in alcuni rami dell’amministrazione regionale, puntando ad nuova qualifica unica dirigenziale alla quale si potrà accedere solo per concorso pubblico. Va evidenziato che il legislatore regionale ad oggi non ha previsto una dotazione organica differenziata per fasce dirigenziali. Quella attuale non prevede alcuna dotazione di prima fascia e un contingente limitatissimo di dirigenti seconda fascia: solo tre in servizio al 31 dicembre 2023. Il ruolo dei dirigenti dell’Amministrazione regionale, aggiornato da ultimo con un decreto del gennaio 2024, con riferimento ai dirigenti in servizio al 31 dicembre 2023, comprende complessivamente 698 dirigenti, di cui solo tre di seconda fascia e la rimanente parte di terza fascia.