Questa mattina a quanto pare, a seguito di una ordinanza comunale, è stato rimosso il cancello della discordia nello stabile di Cortile degli Schiavi, in pieno Centro Storico, dove abita l’assessore alla Mobilità Giusto Catania.
Numerose sono state le polemiche a riguardo, culminate in un servizio in onda in TV nella trasmissione Le Iene. La vicenda riguarda un condominio che si trova su una strada pubblica sbarrata da un cancello chiuso a chiave. Insomma si trattava di una vera e propria privatizzazione abusiva, con tanto di sedie e piante.
Catania ha poi depositata denuncia per fuga di notizie e diffamazione. L’assessore cercava di difendersi e sicuro affermava: “C’è una concessione edilizia per l’utilizzo di questo cancello!“. Eppure a quanto pare non è così.
Certo, è vero che in due prospetti architettonici è disegnato il cancello, ma forse l’assessore avrà dimenticato che serve l’ordinanza del Sindaco per fare una cosa del genere?
E infatti lo scorso 25 novembre il Comune di Palermo aveva pubblicato apposita ordinanza di rimozione entro 90 giorni. Oggi la rimozione del “cancello della discordia”.
LE REAZIONI
«Se la notizia fosse confermata, troverebbe ancora una volta riscontro l’arroganza di questo assessore che sfida sempre l’evidenza, dicendo di avere le carte e di essere conforme sempre alla legge, per poi essere puntualmente smentito. Credo che Catania si dovrebbe fermare e andrebbe fermato perché mette in imbarazzo un’intera comunità politica, e comunque rappresenta le Istituzioni». È il secco giudizio del consigliere comunale Fabrizio Ferrandelli (+Europa).
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